Paura in Centro, passanti aggrediti
Cronista ferito. Preso squilibrato
Botte ai passanti in via del Corso e a largo Chigi. A farne le spese un turista neozelandese, alcune ragazze e un giornalista dell’Adn Kronos, finito in ospedale con la frattura del naso. I vigili urbani hanno arrestato un ragazzo aquilano con problemi psicologici, al quale il gip ha poi concesso l’obbligo di dimora in attesa del processo. Al cronista la solidarietà del mondo politico. Aggressioni per rapina invece a due turisti nei pressi della stazione Termini, un arresto.
Ha raccontato di aver perso la casa nel terremoto dell’Aquila di nove anni fa. Poco prima aveva minacciato di morte i vigili urbani che lo avevano fermato in via del Corso per chiedergli i documenti d’identità. Non solo insulti e «via ammazzo tutti», ma anche pugni e calci per liberarsi dalla presa degli agenti che lo avevano rintracciato dopo il pestaggio di un giornalista che aspettava l’autobus a largo Chigi e le aggressioni a un turista neozelandese e ad alcune ragazze, afferrate per i capelli nei pressi di via Lata. Trentuno anni, aquilano, con precedenti per furto, droga e maltrattamenti in famiglia, in cura per problemi psicologici: William Acierno è stato arrestato nella serata di lunedì dopo una colluttazione con la pattuglia del Gruppo pronto intervento traffico vicino piazza Venezia.
Ieri mattina il provvedimento è stato convalidato dal gip, che lo ha rimesso in libertà con l’obbligo di dimora (a Roma, dove ora vive e lavora come edile) dalle 21 alle 6, in attesa del processo del 26 gennaio. Intanto Antonio Atte, anche lui trentenne, cronista politico dell’agenzia Adn Kronos, è finito in ospedale per la frattura del setto nasale. È stato colpito mentre si trovava con altre persone alla fermata del bus. Era appena uscito da Montecitorio dove aveva lavorato tutto il giorno. Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia del giovane aquilano. Secondo la Municipale a fargli saltare i nervi, oltre al fatto di aver bevuto troppi alcolici (come ha rivelato l’alcoltest), sarebbe stato il fatto di sentirsi osservato mentre litigava al telefonino con la fidanzata, camminando nervosamente per via del Corso.
«Ma che avete da guardare?», avrebbe chiesto il trentenne con fare minaccioso ai passanti che allungavano il passo dopo essersi voltati per le grida. Il primo a farne le spese è stato il neozelandese, un ragazzo piuttosto robusto che però, dopo aver incassato e schivato qualche colpo, ha anche risposto riuscendo a mettere in fuga l’aggressore. E questi poco dopo è tornato alla fermata di largo Chigi prendendo a pugni il primo che gli è capitato sotto tiro. È toccato al giornalista, crollato a terra con il volto insanguinato. «È stato un giovane con un giubbotto scuro, mimetica e testa rasata ai lati», hanno riferito i testimoni che hanno visto il cronista prendere le difese di una coppia. Mentre Atte veniva portato al pronto soccorso a lui la solidarietà di colleghi, politici, della presidente della Camera Laura Boldrini, della sindaca Virginia Raggi e del governatore Nicola Zingaretti, e anche del candidato premier grillino Luigi Di Maio - i vigili sono partiti alla ricerca del picchiatore. Negli uffici del Comando generale è stato ricostruito l’accaduto, ma anche la difficile storia personale del trentenne. E paura nelle stesse ore per due turisti, uno francese e l’altro degli Emirati arabi, aggrediti per rapina vicino alla stazione Termini, a Santa Maria Maggiore e in via Palestro. Per il secondo caso i carabinieri hanno catturato un libico di 29 anni. Nel primo è caccia a due asiatici.