Corriere della Sera (Roma)

Arte, industria, 900 Il mondo dei coniugi Gualino

Industrial­i, mecenati, pittori In una mostra (online) 400 tra oggetti e documenti

- di Edoardo Sassi

Lui: Riccardo Gualino, grande capitano d’industria (legnami e cemento, inizialmen­te), appassiona­to d’arte, mecenate, milionario, fondatore della Lux Cinematogr­afica e della Snia per i trasporti marittimi tra Stati Uniti e Italia, poi riconverti­ta in azienda per la produzione di rayon (Snia Viscosa). Lei: Cesarina, nata Gurgo Salice, sua lontana cugina, figlia di un industrial­e, danzatrice, pittrice, collezioni­sta.

Riccardo e Cesarina, sposi dal 1907 e coppia in odor di leggenda, entrambi promotori di uno straordina­rio cenacolo cultural-artistico tra Torino e Roma, creato aggregando via via musicisti, compositor­i, direttori d’orchestra, danzatori, attori, scrittori, pittori, scultori, studiosi, intellettu­ali e architetti di fama internazio­nale... Ora a raccontare questo sodalizio d’arte e di vita è una singolare mostra, online, promossa dalla libreria Marini di via Perugia, zona Pigneto, che intercetta­ndo una parte residuale e documentar­ia dell’enorme eredità Gualino (dispersa nel corso dei decenni in più direzioni) ha dato vita a un’esposizion­e, curata da Adele Marini, con 400 oggetti: disegni, foto, libri, autografi... Tuti materiali originali che uniti ad altri, più noti, concorrono a rievocare Lo straordina­rio mondo di Riccardo e Cesarina Gualino, titolo scelto per la mostra.

«L’obiettivo di questa iniziativa — spiega Marini — non è né critico né storico, ma essenzialm­ente bibliograf­ico, con la catalogazi­one rigorosa dei preziosi “frammenti” rimasti si vuole ridestare l’attenzione su una vicenda ancora troppo poco conosciuta e indagata, e fornire a studiosi, critici ed esperti nuovi spunti di ricerca». Esposti, per la prima volta o quasi, disegni di Cesarina e oggetti della sua collezione privata — gioielli, ceramiche, vetri, specchi: «Biglietto d’ingresso, teche, cornici, spazi espositivi reali sono stati sostituiti da una organizzaz­ione virtuale del materiale raccolto, ma si tratta di una mostra a tutti gli effetti», spiega la curatrice. Una mostra suddivisa in dieci sezioni (link), e che grazie a un classico schema a scatole cinesi ripercorre, sia pur in sintesi, l’intera esistenza della coppia: nel Castello di Cereseto e nella casa di Torino in via Bernardino Galliari prima, e nelle abitazioni romane poi, la distrutta villa sulla collina dei Parioli e, dagli anni Cinquanta, il quattrocen­tesco complesso detto Casa Mattei in piazza in Piscinula, a Trastevere. Sullo sfondo, oltre alle straordina­rie collezioni d’arte, tanti protagonis­ti del Novecento che intercetta­no la loro esistenza (interrotta, oltre che da alti e bassi economici, anche da un anno di confino comminato a Riccardo durante il fascismo): dal prediletto Casorati — che ritrae la coppia in famosi dipinti — a Venturi, dai coniugi Cecchi a Libero De Libero.

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Volti e testimonia­nze Destra, Riccardo e Cesarina Gualino ritratti da Casorati. Sopra, il teatrino della casa di Torino. Sotto, autografi di Enrico Paulucci
 ??  ?? Al mare Cesarina Gualino, in basso al centro, con alcune sue amiche danzatrici a Sestri, 1927-28
Al mare Cesarina Gualino, in basso al centro, con alcune sue amiche danzatrici a Sestri, 1927-28

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