Pestato a Termini, è gravissimo. Si indaga sui motivi
Nel cono d’ombra della stazione Termini, in parallelo alle vetrine delle delicatessen e a una manciata di passi dalle scansie dello shopping, si rischia di morire senza un perché.
É accaduto lunedì sera: un 47enne polacco che viaggiava leggero, senza un bagaglio, probabilmente precario, è stato aggredito da un 27tenne del Senegal, accampato in pianta stabile in quell’angolo di strada dove chi passa è voltato, pensieri ed empatia, dall’altra parte.
Le telecamere installate su via Marsala hanno ripreso la scena: un pugno violento sferrato dal giovane all’uomo. Il colpo e la caduta a terra, sfortunata anche quella perché potrebbe aver prodotto un trauma ulteriore. Sta di fatto che il polacco di 47 anni è stato visto in condizioni disperate. Qualcuno ha chiamato la Polfer, che è intervenuta facendo partire subito una telefonata all’ambulanza. L’uomo è stato ricoverato in condizioni disperate al policlinico Umberto I in codice rosso.
In parallelo è partita l’inchiesta. Gli agenti hanno avvisato il magistrato di turno, Barbara Zuin, che ora indaga per lesioni gravissime. Il senegalese è stato arrestato (è a Regina Coeli) mentre gli investigatori hanno ascoltato alcune testimonianze e soprattutto acquisito i filmati delle telecamere. Stamani è previsto l’interrogatorio di garanzia del giovane. Alla storia manca un pezzo, ossia la ragione di questo pugno feroce. Gli investigatori potranno forse capire qualcosa in più quando la vittima uscirà dalla prognosi riservata e potrà essere ascoltata.
Termini è una sorta di black out metropolitano. Un pezzo di città avvolto nel degrado, segnato dalle disparità e percorso dalla disperazione: complicato da attraversare e rischioso da vivere. L’uomo venuto dalla Polonia lo ha capito quando era già troppo tardi.