Rifiuti, è scontro Raggi-Zingaretti
La sindaca: i disagi a Natale colpa della Regione. Che replica: dal Comune solo confusione e bugie
Nella querelle dei rifiuti la sindaca Raggi attacca la Regione sulla cronica carenza di impianti e sui ritardi nella concessione dei permessi a portare la spazzatura fuori dal Lazio. La giunta Zingaretti replica: «Dal Comune solo confusione e bugie».
Sui rifiuti il Campidoglio attacca su tutti i fronti la Regione che replica parlando di «bugie e confusione», mentre non si placano a Ostia le proteste per il tritovagliatore. Intanto dall’Abruzzo i vertici della giunta annunciano di voler accogliere la spazzatura dei romani «per tre mesi».
Virginia Raggi, dopo molti giorni di silenzio, scarica sulla Regione ogni responsabilità sulla cronica carenza di impianti per lo smaltimento dell’immondizia: «Dopo la chiusura di Malagrotta nel 2013, Zingaretti ha dimenticato di aggiornare il Piano rifiuti - dice la sindaca -. Di conseguenza la Regione dichiara di non riuscire a accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese». Dall’entourage del governatore, però, smentiscono: «La legge dice che i rifiuti andrebbero smaltiti nel territorio del Comune nel quale sono prodotti o in ambiti territoriali (Ato) limitrofi - precisano - ed è la stessa amministrazione cittadina che dovrebbe occuparsi di realizzare gli impianti nell’ambito di una programmazione, quella sì, che abbraccia ogni regione».
La querelle, però, non finisce qui. Anzi: Raggi punta il dito contro Zingaretti anche per i cassonetti stracolmi a Natale: «L’Ama il 22 ottobre ha chiesto alla Regione l’autorizzazione a conferire al di fuori del Lazio - ricorda Raggi - ma Zingaretti ha sbloccato la richiesta solo un mese, secondo loro, per un mancato funzionamento del sistema informatico». «Dopo che noi abbiamo raggiunto un accordo con l’Emilia Romagna - ribatte Mauro Buschini, assessore all’Ambiente del Lazio - è stato il Comune a dire “no”». La motivazione? Per i grillini i costi «altissimi». «Non è vero dicono dall’Emilia -. Noi abbiamo i costi medi di smaltimento più bassi del Nord (116 euro a tonnellata contro una media di 125 euro) e inferiori alla media nazionale (124 euro)». Inoltre la sindaca parla di «tre nuovi impianti di compostaggio progettati», ma Buschini ribatte: «In Regione non è arrivata ancora alcuna richiesta». E la raccolta differenziata a che punto è? Nel 2015 eravamo al 41%, oggi siamo al 44. «Ma nel 2018 arriveremo al 70%», promettono in Campidoglio e il nuovo porta a porta «coinvolgerà 1 milione di romani».
In città ci sono oltre 60 mila cassonetti per la raccolta