Prostitute, droga e inquilini in nero Sequestrati due alloggi popolari
Alloggi Ater utilizzati come alcove dalle prostitute con i loro clienti. Oppure affittati in nero a immigrati, per lo più venditori ambulanti. Lo hanno scoperto i vigili urbani in viale Giotto, a San Saba: gli appartamenti sono stati sequestrati. E in un alloggio del Comune a San Basilio, appena sgomberato, è stato trovato mezzo chilo di cocaina.
Il primo era un tugurio nel quale per 200 euro a testa al mese dormivano alcuni immigrati, per lo più venditori ambulanti. Ma di giorno l’appartamento dell’Ater in viale Giotto, a San Saba, si trasformava in un’alcova frequentata soprattutto dalle prostitute e dai viados che agganciavano i clienti sulla stessa strada e offrivano prestazioni in camera. Il secondo appartamento, invece, veniva affittato dall’assegnatario che nel frattempo lo aveva lasciato ed è risultato proprietario di altri immobili.
Una doppia scoperta quella fatta dai vigili urbani dell’unità di supporto alle Politiche abitative del Comune, che ieri hanno sequestrato le due abitazioni dopo una serie di indagini scattate in seguito alle segnalazioni al Campidoglio da cittadini che a dicembre si erano rivolti ai giornali.
Nel mini appartamento usato anche dalle prostitute c’erano due locali nei quali sono stati trovati letti, giacigli di fortuna nonché un paio di monitor con una collezione di video pornografici. A poca distanza, in viale Marco Polo, qualche mese fa era stata scoperta un’altra alcova ricavata in un anfratto dentro un rudere romano del I secolo a.C., resa anonima da una finta porta metallica che la faceva sembrare una cabina elettrica.
Anche in quel caso si trattava di un ambiente utilizzato da prostitute e clienti, oltre che come deposito di vecchio mobilio e cianfrusaglie varie. In quell’occasione nessuno era stato identificato, ma in viale Giotto le indagini sono solo all’inizio e potrebbero portare presto a ulteriori sviluppi. Nel frattempo gli appartamenti saranno ristrutturati per far sparire qualsiasi traccia di quello che è successo e poi assegnati a chi ne ha diritto secondo la graduatoria dell’Ater. Intanto a San Basilio, in un altro alloggio popolare, i vigili urbani hanno scoperto mezzo chilo di cocaina già diviso in dosi: una sorta di centrale dello spaccio in un appartamento vuoto e con la serratura appena sostituita, perché sgomberato di recente.
Sulla questione è intervenuta la sindaca Virginia Raggi, che ha ringraziato «i tanti cittadini che stanno portando all’attenzione dell’amministrazione le situazioni di illegalità che vedono nel proprio quartiere. Andremo avanti fino in fondo per riportare la legalità nelle case popolari e restituire giustizia alle famiglie in graduatoria che aspettano da troppo tempo».
D’altra parte soltanto negli ultimi sei mesi del 2017 il Comando generale della polizia municipale ha coordinato lo sgombero di 37 immobili dell’Ater e di altri 89 del Campidoglio occupati abusivamente, con 52 sequestri effettuati su delega dell’autorità giudiziaria. Altri 77 sgomberi hanno riguardato i Centri di assistenza alloggiativa temporanea, sempre del Comune, che comprendono anche i residence.