De Vrij, che regalo: firma così l’addio non sarà gratis
Il rinnovo per altri due anni dell’olandese impedirà la cessione a parametro zero
Se Stefan De Vrij, come tutto lascia pensare, firmerà nelle prossime ore il nuovo contratto con la Lazio portando la scadenza al 2019, per il presidente Claudio Lotito sarà una vittoria. Tecnica, ma anche e soprattutto economica: il difensore olandese non potrà più andarsene gratis a giugno bensì attraverso una cessione, oppure ricorrendo alla clausola rescissoria (da 25 milioni, forse più). Questo non toglie che il problema non sarà affatto risolto dal contratto.
Il motivo? Semplice: se De Vrij resterà alla Lazio anche nella prossima stagione, tra dodici mesi lui e il club si troveranno nella stessa situazione di oggi, al braccio di ferro.
Perciò la fine della storia sembra decisa: De Vrij a giugno prossimo se ne andrà. Lo venderà Lotito? Sarà lui a partire attraverso la clausola? Dipende.
Esiste però, in questa storia, una certezza: l’olandese ha un rispetto infinito per la Lazio. Perché se non avesse firmato, e se ne fosse andato a giugno da svincolato, avrebbe trovato un ingaggio decisamente superiore: il suo nuovo club, infatti, non avrebbe dovuto versare nulla alla società biancoceleste, e avrebbe potuto dirottare almeno una parte di quel denaro sullo stipendio del calciatore.
Chiamatela riconoscenza, se volete. Di sicuro le proposte a De Vrij non mancavano, anche se non gliene è arrivata alcuna irrinunciabile (il Barcellona, insomma, non si è fatto avanti con convinzione). L’offerta dell’Inter però c’era, e sostanziosa: 3 milioni e mezzo netti più altri 500 mila euro di bonus a stagione per cinque anni. Solo che il club nerazzurro non ha potuto affondare il colpo, perché dalla Cina non è arrivato l’ultimo consenso, quello decisivo. E allora De Vrij, che già aveva in mente di non tradire la Lazio, ha deciso di firmare.
Potrà così concludere la stagione nella massima serenità, remando a tutta per portare i biancocelesti in Champions League.
E poi, una volta ottenuta la qualificazione, chissà che anche quel contratto fino al 2019 non possa essere prolungato.