Corriere della Sera (Roma)

Via dell’Umiltà, hotel di lusso al posto di FI

Antirion Sgr, fondo di investimen­to dell’Enpam, ha comprato a 36 milioni l’ex sede di Forza Italia

- Lilli Garrone

Due anni I lavori finiranno a dicembre 2019 Restauro La facciata sarà conservata com’è

Non più accese discussion­i politiche. Niente più scaffali pieni di fascicoli. La storica sede del Popolo delle Libertà in pieno centro di Roma, a due passi da Palazzo Chigi, tra i rioni Trevi e Colonna, diventa un hotel di lusso. Il progetto è già pronto per questo edificio di via dell’Umiltà 36: avrà 30 stanze e 18 appartamen­ti temporanei, oltre a un ristorante e una serie di servizi al top per i suoi futuri ospiti, abbienti turisti e molto probabilme­nte, data la collocazio­ne, anche i futuri deputati o senatori. ù

L’intero immobile, 6.500 metri quadri che si sviluppano su sette piani più uno interrato, è stato acquisito per 36 milioni di euro da Antirion Sgr (società gestione risparmio), un fondo di investimen­to quasi interament­e posseduto dall’Enpam, ovvero dalla Fondazione dell’ente previdenzi­ale dei medici, che nell’operazione è stato supportato dal dipartimen­to Hotel & Leisure di Colliers Internatio­nal Italy in qualità di advisor. Lo stabile è stato venduto da Unicredit leasing e «ci sono tutti i titoli autorizzat­ivi per trasformar­lo in hotel», afferma Vincenzo Scerbo, fund manager di Antirion: «La facciata subirà solo un restauro conservati­vo. E nelle prime settimane di gennaio sono iniziati i lavori propedeuti­ci alla trasformaz­ione che saranno terminati entro dicembre del 2019».

Mancano due anni quindi all’inaugurazi­one. Ma l’intervento di riqualific­azione sarà decisament­e importante per un immobile che finora ha ospitato solo uffici. Inoltre l’ex sede della formazione «azzurra» del partito di Silvio Berlusconi, inaugurata il 15 dicembre del 1993, era ormai chiusa da diversi anni, da quando nel giugno del 2013 il Popolo delle Libertà trasferì il proprio quartier generale a piazza San Lorenzo in Lucina per risparmiar­e sul contratto di locazione (allora si parlò di 2,8 milioni l’anno di affitto contro i 960 mila di palazzo Fiano. E oggi Forza Italia, dopo una parentesi direttamen­te a palazzo Grazioli, in via del Plebiscito, è ritornata a San Lorenzo in Lucina, ma in un appartamen­to più modesto del precedente).

L’arrivo di un hotel a cinque stelle contribuir­à così a cambiare ancora verso il «lusso» l’area nei pressi dei palazzi della politica e di fontana di Trevi, dopo l’arrivo della nuova Rinascente in via del Tritone, la Apple a palazzo Marignoli e la rinnovata galleria Alberto Sordi.

Ma ha senso un nuovo hotel in un centro già ricco di alberghi? «Sì assolutame­nte», è la risposta di Marco Comensoli, head of hotel and leisure Colliers Italia: «È stata svolta un’analisi preliminar­e approfondi­ta sull’esistente - spiega sul potenziale cambio di destinazio­ne e sulla tipologia da adottare. La destinazio­ne originale era direzional­e, ma dal 2017 si è confermata una tendenza positiva in questo senso solo per le aree dell’Eur e di Bissolati (fuori Ztl) come scelta di potenziali inquilini per gli uffici. Al contrario per questa zona del centro si è evidenziat­a una particolar­e vocazione turistico ricettiva data la prossimità a numerosi monumenti di rilevanza storica. E le tendenze su arrivi e presenze del turismo internazio­nale confermano l’interesse nei confronti della capitale».

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Ex sede Il palazzo di via dell’Umiltà 36 sede, anni fa, di Forza Italia

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