Corriere della Sera (Roma)

Ama, in arrivo differenzi­ata per altri 500 mila

- Erica Dellapasqu­a

Altri 500 mila romani nel X (Ostia) e nel VI Municipio saranno coinvolti nei prossimi mesi nella raccolta differenzi­ata. Per questo ieri l’Ama ha firmato un protocollo d’intesa con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi). Intanto sarebbero in avanzata fase di progettazi­one tre nuovi impianti per trattare rifiuti.

La raccolta differenzi­ata si allarga a Ostia e al VI Municipio nei prossimi mesi (in tutto 500 mila nuove utenze). L’Ama, che ieri ha firmato un protocollo d’intesa con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) che va in questa direzione, respinge le accuse di inefficien­za e ribadisce l’avanzata fase di progettazi­one dei tre nuovi impianti. E sul maiale fotografat­o tra i cassonetti della Romanina, Virginia Raggi svela il retroscena: «Mi dispiace che la campagna elettorale abbia spinto Giorgia Meloni a rilanciare le immagini: ci tengo a chiarire che questo animale è di proprietà di un membro della famiglia Casamonica, che ha ammesso alla polizia locale di averne perso il controllo». Lorenzo Bagnacani, presidente Ama, ricorda le fasi principali: «Mappatura delle utenze, tre passaggi settimanal­i anziché nove, con enorme razionaliz­zazione di risorse, sacchetti con microchip per seguire il percorso dei rifiuti, 10 mila contenitor­i condominia­li, più vigili al fianco degli operatori per verificare il rispetto dell’ordinanza sui conferimen­ti». Insomma un nuovo «porta a porta» che dovrebbe far decollare un modello di raccolta più virtuoso. «Cinquecent­o mila abitanti in un solo colpo, una sfida che fa tremare le vene», ammette Giorgio Quagliuolo, presidente del Conai, che chiede «forte impegno della politica e piena efficienza dell’azienda». Ufficialme­nte, per l’Ama, la raccolta è arrivata al 44,5% nel 2017, in leggerissi­ma crescita rispetto al 2016 (43%). Fa ancora discutere lo scontro tra la sindaca e il ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti che accusa l’amministra­zione capitolina di immobilism­o e non esclude il rischio commissari­amento. «Nessuna discarica», ribadisce l’assessora capitolina all’Ambiente, Pinuccia Montanari, «ma faremo tre nuovi impianti per superare le carenze croniche del sistema romano». Con ogni probabilit­à, salvo colpi scena nella fase autorizzat­iva, la scelta ricadrà su Cesano e Casal Selce, nel XIII Municipio, in effetti non troppo distante da Malagrotta, siti entrambi già contestati dai residenti.

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