Un asilo-lager (abusivo): due condannati
Dopo 72 anni sfrattata la Hippo Group. Diario (M5S): concessione scaduta
Due educatori sociali, i fratelli Silvia ed Eligio Scalas, sono stati condannati a 5 anni, come richiesto dal pm Claudia Alberti, per percosse e maltrattamenti su bambini (16 quelli coinvolti). I due gestivano abusivamente un asilo in via Erasmo di Gattamelata, al Prenestino, trasformato in un lager.
Il Comune sfratta l’ippodromo di Capannelle. Quello che già si sapeva da qualche tempo - la determina del dipartimento Sport del Campidoglio per liberare l’impianto entro 180 giorni è stata notificata due mesi fa, il 20 novembre 2017 - riguardo allo storico impianto di via Appia, ieri si è concretizzato: dopo 72 anni di gestione continuata da parte della società Hippo Group, infatti, il Campidoglio ha chiesto la restituzione delle chiavi dell’ippodromo, che dovrà essere svuotato entro il 18 maggio prossimo.
L’impianto, che con i suoi 150 ettari di estensione è il più grande di proprietà del Comune, sarà destinato ad altre attività attraverso un bando pubblico, con il nuovo regolamento capitolino che è in dirittura d’arrivo.
Ieri mattina c’è stato un sopralluogo da parte della commissione capitolina Sport, presieduta da Angelo Diario del Movimento 5 Stelle.
«Il nostro obiettivo - le sue parole - era quello di toccare con mano la situazione dell’impianto sportivo comunale più grande, esteso e vario, un’area sterminata dove ci sono diverse attività con un valore economico non indifferente. Stiamo approntando il nuovo regolamento: la concessione dell’ippodromo è scaduta ma il Comune ha interesse a tutelare l’attività, ci sono centinaia di cavalli e vogliamo tranquillizzare tutti che non saranno messi in strada».
Da tutelare, però, non ci sono solo i cavalli: l’attuale concessionaria dovrebbe smantellare tutto: dalle piste all’illuminazione, fino alla vigilanza, comprese le utenze che consentono la sopravvivenza anche alle quarantadue famiglie di occupanti abusivi che negli anni si sono insediate nei piani superiori delle stalle, ricevendo addirittura il riconoscimento della residenza dal Municipio. «Lavoreremo ha concluso Diario - con le presidenti Vivarelli (commissione Patrimonio, ndr) e Catini (commissione Politiche sociali, ndr). È ovvio che non possiamo fare finta di niente”.
Nel mirino del Campidoglio c’è soprattutto il canone corrisposto dai concessionari. Un tema, questo, su cui la Hippo Group si è detta disposta a trattare. «Dal 2002 ad oggi - ha dichiarato il direttore esecutivo dell’ippodromo, Danilo Di Caprio - abbiamo effettuato venti milioni di euro di investimenti. Per questa ragione abbiamo fatto ricorso al Tar contro il provvedimento. Nel 2013 la giunta Alemanno aveva dato il via libera alla concessione dell’impianto fino al 2028, senza però ratificare il piano. Caduto Alemanno, abbiamo ripresentato la documentazione al sindaco Marino ma non c’è stata risposta. Stessa cosa con il commissario Tronca. Secondo l’attuale amministrazione, tutti i prolungamenti dal 2006 a oggi sono considerati illegittimi, ma c’è comunque la delibera 199 che avalla la nostra presenza fino al 2028».
«Il vero problema è l’avvenuta riduzione del canone conclude Di caprio - visto che siamo passati dai 2 milioni del bando a 1 milione dopo il concordato, fino ai 66 mila euro attuali. Abbiamo chiesto più volte un incontro con l’assessore Frongia, siamo disponibili a un accordo sul prolungamento e sul canone, anche facendo ulteriori investimenti per realizzare unità abitative e ricettive turistiche con un beneficio del Comune».
Il canone Nel mirino del Campidoglio. L’area è di 150 ettari