Corriere della Sera (Roma)

Pendolari, più treni. Roma Lido disastrosa

Il rapporto 2017 di Legambient­e: nella Regione netto migliorame­nto, ferma invece la Capitale

- Ester Palma

Buone notizie per i pendolari del Lazio, pessime per chi invece usa i mezzi a Roma. A dirlo è Legambient­e, nel suo rapporto «Pendolaria 2017»: con cifre, dati e confronti che disegnano un quadro completo della situazione italiana.

Il Lazio è la seconda regione per numero di pendolari: ogni giorno sono 540 mila i lavoratori e gli studenti che viaggiano verso l’ufficio o la scuola, il 19% del totale nazionale, con a disposizio­ne 1.526 convogli. Nel Lazio peraltro c’è la linea più affollata in assoluto, la FL1 Fiumicino-Fara Sabina, con 75 mila utenti, seguita dalla Roma-Viterbo con 70 mila. Grazie ai fondi regionali, secondo Legambient­e, migliorano soprattutt­o le tratte Trenitalia. Con il nuovo contratto di servizio sono arrivati 114 carrozze Vivalto, 24 treni Jazz e 26 locomotori, oltre alla rimessa a nuovo di 46 Taf: risorse in aumento, con circa 225 milioni annui fino al ’20. L’età media dei treni del Lazio è di 17,7 anni (16,8 la media nazionale), ma solo il 27,5% dei convogli ha oltre 15 anni (il 41,7% in Italia); ancora meglio va per i 102 treni metropolit­ani regionali che passano a Roma, con una media di 8,8 anni (12,7 nazionale) e solo il 10,5% con più di 15 anni (il 31,6% in Italia). Legambient­e ricorda poi gli investimen­ti e le proposte (alcune già finanziate) come il raddoppio dei binari delle linee FL a binario unico e il raddoppio Roma (Campoleone)-Nettuno.

Del tutto diverso il discorso sulle metro romane: a Napoli il numero degli utenti rispetto a quelli dei mezzi di superficie è lo stesso, a Milano il doppio, mentre nella Capitale si ferma a un terzo e non c’è da stupirsene, viste le condizioni di viaggio. I tram di Roma sono poi solo 164 (a Milano 493 e a Torino 200) oltre che i più vecchi d’Italia. Anche se i fondi ministeria­li appena sbloccati, porteranno alle linee A e B 425,52 milioni per nuovi treni e lavori nelle stazioni.

«Il trasporto ferroviari­o del Lazio migliora grazie agli investimen­ti fatti - dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambient­e Lazio - Purtroppo nessuna cura del ferro è invece in atto nella Capitale, dove il Comune non progetta niente di nuovo». E poi «c’è il gravissimo abbandono dei viaggiator­i della Roma Lido, la linea che abbiamo tante volte descritto come la peggiore d’Italia e che oggi gli utenti non vogliono più prendere preferendo l’auto privata:sulla tratta il crollo è di oltre il 31%».Twitta il presidente della Regione Zingaretti: «Il trasporto pubblico era in ginocchio, oggi l’83% dei treni è nuovo e più accoglient­e».

I dati Il Lazio è al secondo posto in Italia per numero di viaggiator­i giornalier­i

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