Rivoluzione viabilità a San Giovanni: sensi unici e biciclette
Cambia la viabilità intorno a San Giovanni, zona densamente popolata vicina alla tangenziale. La prima parte del piano, che ha già ottenuto il parere favorevole dell’Agenzia per la mobilità, dovrebbe approdare in Conferenza dei servizi entro la fine del mese. Tra progetto esecutivo, gara e affidamento dei lavori l’iter dovrebbe concludersi al più tardi dopo l’estate, ma il Comune spera di riuscire ad anticipare di qualche mese il taglio del nastro. La rivoluzione, che interessa uno dei quadranti più tartassati dal combinato disposto trafficosmog, prevede che due delle arterie principali siano a senso unico: via La Spezia a scendere, dall’incrocio con via Nola e via Monza fino a piazzale Appio; la parallela, via Taranto, a salire da largo Brindisi in direzione opposta.
Il nuovo assetto comprende anche due piste ciclabili: in via La Spezia un’unica corsia a salire verso via Nola, in via Taranto a doppio senso. Spiega il presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno, che da mesi studia le possibili soluzioni assieme al dipartimento e alla polizia locale: «Lo scorrimento, non solo delle auto private ma anche delle numerose linee di bus che transitano nella zona, sarà più fluido contribuendo a ridurre i livelli di inquinamento». Nessun taglio ai parcheggi, San Giovanni è rinomato per la carenza cronica, che potrebbero persino aumentare. Per favorire l’intermodalità sarà realizzato un bike park a largo Brindisi, vicino all’area verde che sarà inaugurata in concomitanza con l’apertura della stazione della metro C (a marzo secondo le stime del Campidoglio). Tramite un abbonamento mensile si potrà lasciare la propria bici custodita in stalli a più piani dotati di dispositivo antifurto: un incentivo all’uso delle due ruote ecologiche, con il vantaggio di poter lasciare il mezzo all’uscita della metro. Ma gli interventi di modifica della viabilità sono solo una parte del piano di riqualificazione. La seconda tranche, con un orizzonte temporale di più ampio respiro, prevede la pedonalizzazione di viale Castrense che oggi funge da prolungamento naturale della tangenziale: «Pensiamo di creare un’unica area libera dalle auto con il Parco delle Mura e viale Carlo Felice — rivela Stefàno — . Vorremmo realizzare itinerari ciclopedonali e una cavea per concerti e spettacoli estivi. Presto ne discuteremo con le associazioni e i comitati di cittadini». Maria Egizia Fiaschetti