Rifiuti, altri due mesi di emergenza
Intesa tra Ama e sindacati. A Cesano raccolta di firme tra i residenti contro la nuova struttura per lo smaltimento Straordinari prorogati per far lavorare a pieno regime gli impianti di Rocca Cencia e Salario
Altri due mesi di emergenza. L’Ama ammette che la fase critica dei rifiuti non è ancora finita e proroga gli straordinari - dopo l’intesa con i sindacati - per fare funzionare a pieno regime gli impianti di Rocca Cencia e Salario. Intanto a Cesano i residenti raccolgono le firme contro l’impianto che il Comune vorrebbe costruire.
«Considerato il permanere della fase di criticità relativamente al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, si conviene la proroga fino al 31 marzo 2018 dell’indennità riconosciuta al personale operativo dei Tmb (impianti di trattamento meccanico biologico) di Rocca Cencia e Salario».
La realtà, e anche la situazione dei prossimi mesi, emergono dall’ultimo accordo tra Ama e sindacati firmato venerdì. Riunione convocata per discutere «la situazione degli impianti» e finita con la previsione non molto incoraggiante di un’emergenza che durerà nel tempo. Fino a marzo, almeno, come si legge nel verbale sottoscritto da azienda e lavoratori.
Sulla grana dei rifiuti, ciclicamente, inciampano Roma e i suoi amministratori. Impianti insufficienti, costi extra per esportare le eccedenze, due (dei quattro) Tmb nella disponibilità dell’ex monopolista Manlio Cerroni, richieste d’aiuto alle altre Regioni che, capita, creano imbarazzo, come nel caso dell’Emilia Romagna (che avrebbe bruciato gli scarti dei romani nell’inceneritore di Parma costato la cacciata dal M5s al sindaco Federico Pizzarotti).
Ora, superata la fase più critica durante le feste, quando la produzione di immondizia aumenta, i problemi sono rimasti, rilanciati anche dal caso del maiale fotografato da Giorgia Meloni e poi tallonato dai vigili inviati da Virginia Raggi, che ne ha così scoperto la proprietà (Angelina Casamonica) facendone un tema di campagna elettorale.
Sullo sfondo, mancano soluzioni definitive, a partire dai due nuovi impianti promessi a Cesano e a Casal Selce - che però, come ha ammonito la Regione, al momento sono solo slide, idee e non veri progetti. E c’è proprio questa precarietà strutturale alla base del rinnovato accordo tra Ama e sindacati (Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel) che come detto dà per scontato il perdurare della «fase di criticità» che la città ha attraversato nelle ultime settimane. Prima notizia, quindi, la previsione di ulteriori difficoltà. La seconda riguarda il trattamento dei dipendenti, spesso al centro delle polemiche anche per i dati sull’assenteismo: 15,6%, più di Atac. Si rimanda al precedente accordo di maggio, che a sua volta fa riferimento a un ordine di servizio del 2016 nel quale si stabiliscono orari e compensi: «Il personale operativo di Rocca Cencia e Salario - spiega il documento - presterà la propria attività su tre turni da otto ore di cui due a prestazione straordinaria». «A fronte dell’incremento di produttività sarà corrisposto un premio specifico per il contributo mensile pari a 30 euro lordi per ogni giornata di presenza da erogare con cadenza mensile». Così è deciso: fino a marzo, emergenza e straordinari. Intanto, a Cesano, i residenti raccolgono le firme contro il nuovo impianto di compostaggio.
Progetti La Regione ha rilevato l’assenza di progetti strutturali A Cesano i residenti raccolgono le firme contro il nuovo impianto