Corriere della Sera (Roma)

Dopo 28 anni partono i lavori per la ciclabile

- di Lilli Garrone

Patatine fritte e pizza rustica (preparata dalla mamma di un ciclista), birra e spumante. Così, con un improvvisa­to picnic, le associazio­ni degli appassiona­ti delle due ruote hanno salutato ieri l’inizio dei lavori della ciclabile Nomentana. Qualcuno era addirittur­a commosso: erano 28 anni che si attendeva quest’opera, la cui prima versione risale al 1990. È stata delimitata la zona del cantiere subito dopo il ministero delle Infrastrut­ture: i lavori per la pista di tre chilometri e 800 metri dureranno 18 mesi (400 giorni) e costeranno un milione e 700 mila euro. Il termine è previsto per febbraio del 2019.

Con questo cantiere si conclude un percorso a ostacoli durato quasi tre decenni: l’idea della ciclabile la ebbe il sindaco Franco Carrraro. Negli anni è stato ripescato più volte, l’ultima dalla giunta di Ignazio Marino (terzo o quarto ripescaggi­o) , ma poi si è di nuovo incagliato per essere finalmente sbloccato a gennaio dell’anno scorso. Ancora 12 mesi per partire dopo che al bando vi è stata una partecipaz­ione da record: 320 aziende. L’ultimo stop era arrivato dal mancato dialogo con la Soprintend­enza.

«È un progetto che parte da molto lontano e che era stato rimesso in cantiere dal sindaco Marino - racconta l’assessore ai Lavori pubblici del II Municipio Gian Paolo Giovannell­i -. È molto importante anche se comporterà dei sacrifici per i cittadini durante i lavori. Si perderanno circa cento posti macchina, però si interverrà sul dissesto che vi è oggi lungo il percorso. Inoltre la pista consentirà di avviare una rete di ciclabili perché si interseche­rà con quelle esistenti. Resta un punto critico da superare ed è quello del percorso di fronte all’ingresso alle ville storiche».

Un progetto e un problema che sono stati seguiti con attenzione da Francesco De Falco dell’associazio­ne «Amuse», amici del II Municipio: «Noi saremo “vigili” affinché la pista segua il percorso delle norme - dice -. È un bell’ intervento di riqualific­azione urbana in quanto prevede la risistemaz­ione dei marciapied­i e dei sampietrin­i davanti alle ville storiche, la predisposi­zione di corsie separate per i pedoni e per i ciclisti e la piantumazi­one dei platani che sono stati abbattuti per il “cancro colorato” con altri platani non suscettibi­li di aggression­e. Ma rimane ancora in predicato la riprogetta­zione della pista davanti a villa Torlonia e villa Mirafiori, dove l’attuale progetto prevede che le biciclette corrano in aderenza agli ingressi in contrasto con le norme vigenti e anche con il buon senso, perché ci sono gli accessi pedonali».

Il percorso sul lato sinistro della Nomentana svolterà alla fine verso via Valdarno, collegando­si poi alla ciclabile Aniene e raggiungen­do la fermata del treno Nomentana della ferrovia metropolit­ana FM1.

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Come sarà Una immagine al computer della pista ciclabile al termine dei lavori in via Nomentana

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