L‘arte femminista dal 1965 ai tempi attuali
Da Maria Lai a Giosetta Fioroni, 60 opere in mostra all’Istituto centrale per la grafica
Pittura, grafica, ma anche installazioni, video, performance, immagini fotografiche, collage realizzati con ritagli di giornali, manifesti e libri. Tutti materiali utili a raccontare, come recita il sottotitolo della mostra, «Il corpo e la parola nell’arte delle donne tra Italia e Lituania dal 1965 a oggi».
Titolo scelto, invece, «Magma», espressione che cita una delle prime rassegne al femminile curata da Romana Loda nel 1977, che allude alla materia viva che brucia sotto la terra, nonché — spiegano le organizzatrici — acronimo che può essere scomposto in sillabe differenti: Ma-Ma, riferite alla donna come mamma, con lettera «G» nel mezzo che rimanderebbe al corpo di una donna. La mostra — curata da Benedetta Carpi De Resmini e Laima Kreivyte, aperta al pubblico fino al 2 aprile nelle sale dell’Istituto centrale per la Grafica — presenta una selezione di oltre 60 opere di 40 artiste. Obiettivo dichiarato, «evidenziare come l’utilizzo del corpo e quello della parola vengano per la prima volta impiegati come strumento di lotta per conquiste politiche e artistiche». L’allestimento si snoda attraverso un percorso che mette in luce i procedimenti creativi caratteristici delle artiste attive dal 1965 si- no ai giorni nostri, in Italia e in Lituania. Tra i nomi selezionati — molte nate negli anni Trenta, alcune viventi, altre scomparse — Maria Lai, Mirella Bentivoglio, Giosetta Fioroni, Tomaso Binga, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Elisa Montessori, Suzanne Santoro, Simona Weller. Una sezione della mostra è interamente dedicata alla produzione di libri d’artista, libri oggetto, volantini, riviste e manifesti, strumenti necessari per distinguere i diversi approcci dimostrati dalla componente femminista del movimento italiano e di quello lituano.
Durante il periodo della mostra sono inoltre in programma una serie di eventi legati, tavole rotonde, proiezioni di film e video e performance storiche. (Palazzo Poli, via Poli 54, dal mercoledì alla domenica 14-19, ingresso libero, www.grafica.beniculturali.it).