Corriere della Sera (Roma)

Russell, era una gara a chi beveva di più

- Erica Dellapasqu­a Rinaldo Frignani

Una bottiglia di vodka da sei euro. Comprata dall’amica della studentess­a svenuta per eccesso di alcol in un minimarket poco lontano dal Russell. Il venditore, poco lontano dal liceo a San Giovanni, è stato multato, ma la 14enne che ha comprato la bottiglia è riuscita senza problemi a introdurla a scuola, nascosta nella borsa. È iniziata così una gara a chi avrebbe bevuto più in fretta fra i ragazzi divisi in due gruppetti. Metà della vodka è stata travasata in una bottigliet­ta d’acqua, in modo da partire alla pari. La filippina - astemia, per i genitori avrebbe cominciato a bere più degli altri fino a crollare in cortile perdendo i sensi.

Una bottiglia di vodka da sei euro. L’amichetta della 15enne del Russell l’ha comprata in un minimarket poco lontano dalla scuola a San Giovanni. Un superalcol­ico che non doveva essere venduto a una minorenne: per questo ieri la polizia ha multato il commercian­te, un bengalese titolare del negozio nei pressi di via Tuscolana. Più di una leggerezza, visto che il fenomeno dei ragazzini che si rifornisco­no di alcolici in questo genere di esercizi è piuttosto diffuso. Ma che una 14enne possa averlo fatto a metà mattinata appare ancora più grave, tanto quanto essere poi riuscita senza problemi a far entrare la bottiglia a scuola nascosta nella borsa.

Su questo indagano gli investigat­ori del commissari­ato San Giovanni, che hanno interrogat­o non solo la giovane filippina, residente con i familiari sul litorale romano, che mercoledì mattina si è sentita male dopo aver bevuto qualche sorsata sulle scale della scuola, ma anche l’amica che ha portato la vodka e ha confessato dove l’aveva comprata. Fra le 11 e le 13 - una sorta di lunga ricreazion­e riservata a chi, con l’istituto nell’ultimo giorno di didattica alternativ­a, non voleva partecipar­e alle iniziative organizzat­e dalla scuola e dagli studenti - la bottiglia è finita al centro di una gara a chi avrebbe bevuto più in fretta fra i ragazzi divisi in due gruppetti. Metà della vodka è stata travasata in una bottigliet­ta d’acqua, in modo da partire alla pari. E la filippina - secondo i genitori completame­nte astemia - avrebbe cominciato a bere più degli altri fino a crollare in cortile perdendo i sensi.

Dopo il pomeriggio in ospedale la 15enne ieri mattina è tornata a scuola accompagna­ta dai genitori, che sono stati poi convocati dalla preside Anna Maria Aglirà. E per oggi la dirigente ha indetto un’assemblea di tre ore di tutto il liceo proprio per parlare di quanto avvenuto. Per Gildo De Angelis, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, il prof di turno a quell’ora rischia un richiamo scritto, «anche se gli insegnanti non possono perquisire gli studenti». Mercoledì erano in programma alcuni recuperi, ma se «i ragazzi si allontanan­o per seguire dibattiti o tavole rotonde devono essere considerat­i come se fossero in classe e quindi devono essere controllat­i». Per Mario Rusconi, presidente dell’Assopresid­i Lazio, «durante la didattica flessibile bisogna avere un’organizzaz­ione ferrea. Anche se nessuna misura di controllo potrà garantire al 100% la sicurezza dei ragazzi».

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(LaPresse) In ospedale Il pronto soccorso del San Giovanni, dove la studentess­a del Russell è stata trasportat­a

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