«Lunedì nero» per la metro A: disagi e proteste
Convoglio guasto fra Ottaviano e Lepanto. Disagi per i blocchi stradali per la visita di Erdogan
Lunedì nero per gli utenti della metro A: un guasto a un treno alla stazione Cipro ha provocato l’interruzione della linea con convogli fermi fra Lepanto e Ottaviano. Qualcuno è stato colto da crisi d’ansia, altri hanno telefonato alle forze dell’ordine. Disagi che si sono uniti a quelli causati dai blocchi stradali per la visita a Roma del presidente Erdogan.
Minuti interminabili. Qualcuno dice dieci, altri venti. Chiusi nei vagoni nel tunnel della metro A, fra le stazioni Lepanto e Ottaviano, mentre in superficie strade e piazze erano deserte in attesa del passaggio del corteo presidenziale di Recep Erdogan diretto al Vaticano.
Una mattinata, come era prevedibile, di disagi e deviazioni della circolazione, ai quali però prima delle 9 si è aggiunto il guasto di un convoglio che ha provocato l’interruzione del traffico ferroviario sulla linea. Con numerosi passeggeri chiusi nei vagoni, qualcuno colto da crisi d’ansia, altri che si sono attaccati ai telefonini per messaggiare con l’esterno e chiedere il motivo di quel blocco.
Alla fine è stato chiarito come spiegato anche su InfoAtac - che le ripercussioni di un treno guasto fermo alla stazione Cipro avevano provocato forti ritardi su tutta la tratta. Solo dopo alcuni minuti uno dei treni fermi è stato trainato fino alla stazione più vicina dove i viaggiatori sono poi saliti su un altro convoglio. Ma non sono mancate anche telefonate alle forze dell’ordine.
Problemi poi nel corso della giornata, sempre per problema tecnico, alla stazione Spagna, riaperta solo nel pomeriggio, dove è stato consentito soltanto il passaggio del treni, senza fermarsi. Altri disagi ai quali si sono unite in giornata le proteste di chi si è ritrovato in fila al semaforo aspettando il passaggio del corteo super blindato di Erdogan che si è mosso più volte prima per il Vaticano, poi per il Quirinale e infine per Palazzo Chigi, tornando ogni volta a fare tappa all’Hotel Excelsior di via Veneto. Per questo motivo anche molte linee dell’Atac, come ha spiegato l’azienda agli utenti collegati all’InfoAtac - «zona Centro, Prati, Appia, Tuscolana» sono state «in ritardo e deviate su disposizione forze dell’ordine per visita presidente della Turchia». E non sono mancati problemi anche a ridosso di Castel Sant’Angelo per romani e turisti che hanno assistito ai tafferugli fra manifestanti curdi e centri sociali con la polizia. Il sit in, a quel punto non più autorizzato, è poi proseguito nel pomeriggio controllato a vista dalle forze dell’ordine. Diciotto le persone identificate, mentre quelle fermate sono state due. Una è stata poi accompagnata in ospedale per essere medicata alla testa.