Tonfo Lazio, la fuga non riesce
Il tecnico ammette: «Squadra un po’ stanca, doveva essere più lucida e paziente»
Clamorosa sconfitta della Lazio all’Olimpico contro il Genoa per 2-1: i biancocelesti restano al terzo posto ma non riescono a staccare Inter e Roma.
Mai dire lunedì. Dopo il Torino ecco il Genoa a mandare di traverso il «Monday night» alla Lazio. La squadra di Inzaghi incassa la seconda sconfitta di fila in campionato come mai era accaduto quest’anno e si vede nuovamente risucchiata nella bagarre per il terzo e quarto posto, alla vigilia della trasferta contro il Napoli capolista.
«Abbiamo avuto qualche difficoltà -dice un Inzaghi visibilmente deluso - il Genoa ha fatto la partita che doveva fare, si è difeso, puntando sulle ripartenze. Noi dovevamo essere più bravi, dovevamo avere più pazienza. Forse la troppa foga di cercare il vantaggio ci ha fatto sbilanciare e prendere di nuovo gol». L’attacco stellare ha smesso di brillare: appena due gol segnati nelle ultime tre partite, Coppa Italia compresa. Stavolta il tandem Luis AlbertoImmobile aveva le ruote sgonfie. «Eravamo un po’ stanchi dopo la terza partita in sette giorni - continua Inzaghi - Il rammarico è che partite del genere si possono pareggiare, ma non devi assolutamente perderle. Nel finale dovevamo essere più lucidi per accontentarci di un punto Adesso dobbiamo ripartire e cercare già dalla prossima partita col Napoli di tornare ad imporre il nostro gioco».
I cambi di Inzaghi non hanno inciso: evanescenti Felipe Anderson e Nani in avanti, colpevole Patric in occasione del raddoppio di Laxalt: il brasiliano è stato anche fischiato dal pubblico dell’Olimpico. Inzaghi difende le sue scelte. «Mi aspettavo di più da tutti, non soltanto da quelli che sono entrati. Felipe si è adattato a fare il quinto di centrocampo, poteva fare qualcosa di più anche lui, ma non c’è nessun caso».
Mancavano Lulic e, soprattutto, Milinkovic, ma nessun alibi. «Quando si perde, gli assenti hanno sempre ragione. Sono giocatori importanti, ma avremmo potuto fare meglio ugualmente».