Corriere della Sera (Roma)

Lazio, scoppia il caso Anderson Tifosi in rivolta

L’attaccante sotto accusa per l’atteggiame­nto irritante col Genoa Luis Alberto intanto ha prolungato il contratto sino al 2022

- di Stefano Agresti

La fine sembra segnata: Felipe Anderson corre veloce verso la fine della sua avventura laziale. Non accetta di stare in panchina, benché sia rientrato da poche settimane da un lungo infortunio e la squadra senza di lui sia stata straordina­riamente brillante. Non è al massimo, non è continuo ma vuole giocare, quasi lo pretende. Ci è rimasto malissimo per l’esclusione contro il Genoa, era sicuro di trovare posto tra i titolari, anche per la squalifica di Milinkovic-Savic. Inzaghi ha studiato la partita in modo differente: fuori il brasiliano e Nani, dentro Murgia, un centrocamp­ista puro. Ha sbagliato? Può essere. Ma certo il Felipe che è entrato al 25’ della ripresa non ha sollevato rimpianti: se è questo, meglio che stia in panchina.

Apatico, a tratti irritante, quasi strafotten­te: quando Inzaghi lo ha buttato nella mischia, sperando che assieme a Nani cambiasse la partita, Felipe Anderson ha avuto un atteggiame­nto inaccettab­ile. Se ne sono accorti i tifosi della Lazio, che già dalla notte di lunedì hanno cominciato a prendere d’assalto i suoi profili social con consideraz­ioni non proprio entusiaste (eufemismo). I più educati lo hanno invitato a correre, a inseguire l’avversario, a combattere per la maglia; altri sono andati oltre. Gli sono affezionat­i, però si stanno stancando dei suoi comportame­nti. L’allenatore, che tende sempre a proteggere i patrimoni della società, in pubblico lo ha giustifica­to e difeso, ma in cuor suo è furioso e deluso. Alla fine della stagione manca tanto, la situazione può cambiare e ribaltarsi. Og- gi, però, Felipe Anderson si vede lontano dalla Lazio. Già, ma c’è una società pronta a investire una cifra rilevante per prenderlo? Perché Lotito può anche pensare di liberarsen­e, ma sicurament­e non lo svenderà. E allora serve un’offerta adeguata, superiore ai 25 milioni. Può arrivare solo dall’Inghilterr­a: lui spera. È parsa evidente la diversità di atteggiame­nto che ha avuto – in questa circostanz­a, ma non solo – Nani, il quale peraltro ha una storia calcistica molto più nobile di Felipe. Eppure s’impegna, sempre. Forse è anche per questo che ha vinto tanto.

La rabbia dei tifosi laziali non si è scatenata solo contro Felipe. Nel mirino anche il presidente del Coni Malagò, al quale è stata ricordata la fede romanista con una serie di striscioni esposti davanti alla Federcalci­o: «La tua imparziali­tà si è vista quel 26 maggio... degno commissari­o di un calcio allo sbando»; «Col commissari­amento vuoi arraffare... i Mondiali di nuoto non potevano bastare?». Scritte anche contro l’Aia, l’associazio­ne degli arbitri, definita «associazio­ne a delinquere».

L’unica buona notizia è il rinnovo di Luis Alberto, che ha prolungato con la Lazio sino al 2022 per 2 milioni netti circa a stagione.

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 ??  ?? Talento in crisi Il brasiliano Felipe Anderson, 24 anni, indossa la maglia biancocele­ste dalla stagione 2013-14
Talento in crisi Il brasiliano Felipe Anderson, 24 anni, indossa la maglia biancocele­ste dalla stagione 2013-14

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