Parisi: «Degrado non da Capitale»
Il candidato del centrodestra: qui degrado
«Sono in rimonta ma questa volta voglio vincere». Mancano pochi minuti al fischio di inizio dell’intervista con Corriere Tv e Stefano Parisi, candidato del centrodestra per la corsa alla Pisana, spiffera queste parole.
«Sono in rimonta ma questa volta voglio vincere». Mancano pochi minuti al fischio di inizio dell’intervista con Corriere Tv e Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia e candidato del centrodestra per la corsa alla Pisana, spiffera queste parole. Sotto sotto Mr Chily sa di essere stato selezionato all’ultimo secondo utile, forse troppo tardi per conquistare la Regione. Racconta che quando il tempo stava per scadere ha ricevuto una chiamata da parte di Giorgia Meloni che «non mi aspettavo». A quel punto ha prima riunito i suoi e poi di concerto ha deciso di scendere in campo, ma, precisa, senza ricevere alcuna paracadute: «Ho detto sì perché sono romano di Roma — benché residente a Milano dove è stato candidato sindaco contro Sala, ndr — e non ce la faccio più a vedere una regione ridotta così. Dobbiamo portarla a essere un modello».
Non a caso da quando si è messo a studiare tutti i dossier della regione si è reso conto che «oggi nel Lazio le persone stanno peggio rispetto a cinque anni fa». Da qui la necessità di voler sfidare pubblicamente Nicola Zingaretti, il candidato del centrosinistra, nonché governatore uscente. «Voglio – afferma un duello con lui. Succede negli Usa, in Francia e dappertutto perché gli elettori devono confrontare le proposte, i programmi e anche i caratteri. È utile che la gente valuti sui dialoghi, non sui monologhi». Se dovesse essere eletto partirebbe dal ciclo dei rifiuti, dalla infrastrutture come l’autostrada Roma-Latina che «va fatta subito», da una legge sull’urbanistica e da una norma sull’acqua.
E, soprattutto, annuncia una novità che riguarda l’occupazione: «Vogliamo introdurre in tutte le università del Lazio un ufficio di placement».
E la squadra di governo? Forse per scaramanzia Parisi non svela le carte. «Sono partito dieci giorni fa», allarga le braccia. Questa volta, assicura il leader di Energia per l’Italia, sarà il turno «di profili nazionali e gente di qualità». Ad esempio, traccia il profilo dell’assessore alla Sanità che dovrà essere un medico manager, non uno che «vuole comandare». E per Roma cosa chiede? «Il degrado urbanio e la qualità della vita oggi non sono all’altezza di Roma Capitale». A oggi il suo unico obiettivo è la campagna elettorale: «Mi sveglio alle 6.30 e poi si va avanti con incontri assemblee pubblici, incontri con le categorie e di sera due o tre cene elettorali ».
Lo sfidante del centrosinistra Nicola Zingaretti non risponde alla sfida lanciata dal candidato del centrodestra. Probabilmente perché «chi è in vantaggio non accetta mai: ricordate cosa fece Berlusconi con Rutelli? Disse no». Nel frattempo Zingaretti continua a girare in lungo e in largo la regione esaltando il lavoro svolto in questi anni. In particolare, in materia di legalità: «In questi cinque anni abbiamo investito complessivamente quasi 6 mln di euro nel contrasto all’usura lavorando con tutti gli attori coinvolti per aiutare quelli che denunciano e le loro famiglie. Con il bando per gli sportelli antiusura, da oltre 1 mln, facciamo un ulteriore passo avanti anche sul fronte della prevenzione». Della partita è anche Roberta Lombardi, del Movimento Cinque Stelle. La candidata pentastellata prova a guastare i piani del favorito Zingaretti e lo attacca sui rifiuti: «Farò quello che rientra nei doveri della Regione. E nel dettaglio: una volta divenuta governatrice in un mese chiudo il piano rifiuti. Il Pd nel Lazio non lo ha mai fatto, l’ultimo è della Polverini (anche se è il Comune a dover indicare le aree, la Regione interviene solo in caso di inadempienza, ndr)». Infine, annuncia il reddito di cittadinanza indiretto per i cittadini «in servizi socio sanitari, di formazione e percorsi su misura». E la campagna elettorale continua...
Zingaretti «Investiti sei milioni nel contrasto all’usura». Lombardi: farò subito il piano rifiuti