Sabaudia, vincono Totti e Malagò La Cassazione: le ville sono private
Si conclude la guerra giudiziaria sulle dune di Sabaudia. La seconda sezione civile della Cassazione ha rigettato il ricorso con cui il Comune pontino rivendicava la proprietà dell’area. Area che nel 1952 la proprietà, cioè Comune di Terracina, aveva venduto a una società immobiliare. Sul- le dune, da allora, sono state costruite ville e residenze estive per vip. Tra i controricorrenti, infatti, il presidente del Coni Giovanni Malagò e Francesco Totti. Entrambi adesso vedono scongiurato il rischio di dover rinunciare alle loro case di villeggiatura.
In primo grado, nel 2006, il giudice onorario aggregato di Latina aveva dato ragione al Comune di Sabaudia e dichiarato nullo l’atto di compravendita con cui Terracina aveva alienato alla società Domiziana srl i terreni (situati in località Ponte, Pantanelli di Paola e i «tumuleti», le cosiddette dune, del lago di Paola). A ribaltare il verdetto, era stata nel 2011 la Corte d’appello di Roma, che invece aveva stabilito che il Comune di Sabaudia non fosse «divenuto proprietario degli immobili già appartenuti al Comune di Terracina». La Cassazione, con la sentenza depositata ieri, ha condiviso tale tesi e rigettato il ricorso del Comune di Sabaudia: «Con la modifica della circoscrizione territoriale di un Comune e la creazione di un Comune autonomo sulla parte del territorio distaccato si verifica una successione a titolo particolare e non una successione a titolo universale, la quale presuppone invece l’estinzione dell’ente preesistente: ne consegue che - spiegano i giudici- mentre si verifica la successione del nuovo Comune nei beni demaniali esistenti nel relativo territorio, i rapporti patrimoniali preesistenti, esclusa ogni successione a titolo universale, non vengono attribuiti al Comune distaccato secondo criteri generali».