«Che choc per la linea A»
L’inaugurazione della nuova stazione slitta ancora. Proteste sul web: «Altra promessa mancata»
Prevede il doppio degli utenti giornalieri, da 50 mila a 100 mila, l’Agenzia per la Mobilità che sta rimodulando il trasporto di superficie in vista dell’apertura della stazione San Giovanni della metro C: «Una rivoluzione», tra cambi di percorso e nuove linee.
Ricorda la tela di Penelope l’apertura della stazione San Giovanni della metro C, che fungerà da interscambio con la linea A. Dalla scorsa estate è tutto un susseguirsi di annunci, salvo dover posticipare ogni volta la data. E a darne conto sono gli utenti: dopo l’ennesimo rinvio, tornano a pungolare l’amministrazione grillina. Lo slittamento, l’ultimo in ordine di tempo, è emerso ieri in commissione Trasporti. Nell’illustrare come cambierà la viabilità di superficie, il presidente Enrico Stefàno deve ammettere che l’inaugurazione «avverrà al più tra un mese e mezzo, due mesi al massimo».
Mentre la notizia rimbalza sui siti, c’è chi rispolvera gli screenshot dei suoi messaggi su Twitter: una ricostruzione che inanella i continui ritardi, malgrado l’obiettivo di portare a casa il risultato prima dell’election day (in vista delle elezioni era circolata la notizia di una possibile cerimonia di apertura il 4 marzo). «Altra promessa mancata — scrive Mercurio Viaggiatore — . Per Stefàno potevamo essere ottimisti che la metro C a San Giovanni aprisse per ottobre 2017». Segue la cronologia delle conversazioni tra il consigliere M5S e gli internauti. Un anno fa, il 28 febbraio, Manuela P. lo incalza: «La metro C a San Giovanni vedrà mai la luce?». In attesa di risposta, il giorno dopo ecco il secondo tweet: «Cosa dici, continuiamo a essere ottimisti per ottobre?». La replica dell’interpellato è netta: «Sì». Nel frattempo qualcun altro, ispirandosi al paradosso del filosofo greco Zenone, suggerisce di ribattezzare la fermata «Achille-tartaruga». E a riprova dell’asintoto, lo stesso per cui l’eroe «piè veloce» non riesce a superare l’animale campione di lentezza, riepiloga i post del consigliere grillino tra settembre 2017 e gennaio di quest’anno, l’ultimo dei quali assicura che il taglio del nastro sarà «al più tardi a metà marzo». Se non fosse che l’orizzonte si allontana di nuovo. Su Facebook, il gruppo «Salviamo la metro C» chiede «che venga comunicata la causa dell’ennesimo, vergognoso ritardo in nome della tanto citata trasparenza, magari a margine della commissione Mobilità che si svolgerà mercoledì 14 febbraio alla quale potrebbe dare segnali di vita anche l’assessore Meleo».
Protestano le opposizioni in aula Giulio Cesare: «La metro C a San Giovanni non solo non apre quando aveva annunciato l’assessore, ma Stefàno ha parlato di ulteriori due mesi — accusano le consigliere dem Valeria Baglio, Ilaria Piccolo e Giulia Tempesta — . E anche di questo non siamo sicuri e faremo i dovuti approfondimenti. Già mercoledì (domani, ndr) in occasione del sopralluogo della commissione con Roma Metropolitane chiederemo chiarimenti». Mentre sui social monta il malumore, c’è chi si interroga sul futuro della terza linea del metrò. La conclusione è amara: «Purtroppo, arrivo ai Fori Imperiali a parte — è la premessa del lungo intervento sulla pagina «Salviamo la metro C» — il quadro è sconfortante: non solo non si registra l’inversione di rotta necessaria affinché Roma colmi il suo gap infrastrutturale, ma difficilmente si riuscirà a mantenere quel minimo di tasso di crescita della rete assicurato finora».
L’apertura della fermata avverrà tra 45 giorni o al massimo tra 60 Enrico Stefàno (Mobilità) Social Critiche per gli annunci non rispettati