Tre nuove arene: il Cinema America va a Valle Aurelia, Tor Sapienza e Ostia
Saranno 185 le proiezioni in periferia, 2.700 posti gratuiti. Il via l’11 giugno
Dopo lo scontro col vicesindaco Luca Bergamo, l’associazione Piccolo Cinema America lascia il centro e va nelle periferie: ecco tre nuovi maxischermi estivi dall’11 giugno al porto turistico di Roma a Ostia, a Monte Ciocci a Valle Aurelia e al Casale della Cervelletta a Tor Sapienza. Circa 2.700 posti e 185 le proiezioni, tutte gratuite.
Tre nuovi maxischermi estivi al chiaro di luna, disseminati in periferia come satelliti dell’ormai celebre manifestazione «Cinema a San Cosimato». Questa doveva essere la novità che i ragazzi dell’Associazione Piccolo Cinema America avrebbero presentato per l’estate 2018. Ci lavorano da settembre. Invece, dopo lo scontro col vicesindaco Luca Bergamo sulla messa a bando dell’arena trasteverina e la loro decisione di non partecipare all’Estate Romana, il progetto è diventato la bandiera di un’idea alternativa di fruizione cinematografica e culturale da diffondere in città, intitolata «Il cinema in piazza» e fatta di proiezioni gratuite, incontri con i protagonisti del cinema italiano e internazionale, monografie e maratone notturne nel fine settimana.
La prima edizione, presentata ieri dai ragazzi a Carlo Verdone, Maurizio Gubbiotti, presidente dell’Ente regionale Roma Natura, Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio regionale sulla Legalità, e Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio, partirà a giugno in tre sedi: il Porto Turistico di Roma ad Ostia, Monte Ciocci a Valle Aurelia e il Casale della Cervelletta a Tor Sapienza. Circa 2.700 in totale le sedute e 185 le proiezioni già in calendario, sempre a ingresso gratuito.
«Si tratta di location lontane dai centri abitati – ha spiegato Valerio Carocci, leader dell’associazione - e quindi libere da necessità di deroghe per la concessione. Tolta l’area di Ostia, abbiamo selezionato luoghi dove amministrazione capitolina e municipi non sono riusciti negli anni ad individuare soggetti in grado di realizzare progetti culturali estivi, soprattutto cinematografici, pur in presenza di contributi stanziati». Luoghi che Carocci chiama «focolai di resistenza culturale, per replicare San Cosimato nelle borgate».
Al Porto Turistico, attualmente sotto amministrazione giudiziaria per conto del Tribunale di Roma, il Piccolo America ha già stipulato un contratto con l’amministratore Donato Pezzuto per una concessione di novanta giorni consecutivi a partire dall’11 giugno. Qui i ragazzi allestiranno una platea da 1.500 posti e uno schermo dodici metri per otto. Le altre due aree coinvolte, a Monte Ciocci dal 16 giugno al 31 luglio e a Tor Sapienza dal 9 giugno al 29 luglio, saranno invece realizzate in collaborazione con Roma Natura. «A Valle Aurelia monteremo e smonteremo la platea di 109 sedute tutti i giorni per permettere il regolare uso del parco – ha precisato Carocci – mentre alla Cervelletta il pubblico sarà invitato a partecipare munito di plaid, coperte o cuscini».
Il primo ad applaudire questo nuovo progetto è stato Carlo Verdone, che ha sottolineato: «È un dolore non avervi più a Trastevere, ma in fondo credo che la vostra presenza sia più importante in quello spicchio di Roma più spento, violento e degradato, dove la cultura può diventare un’arma più efficace della militarizzazione».
Eppure Carocci e i suoi hanno fatto sapere che non abbandoneranno San Cosimato. «Nei prossimi mesi – hanno annunciato - in questa piazza che amiamo tanto finanzieremo un intervento di diecimila euro per la sostituzione delle luminarie e delle tende rotte del mercato». Ma la Alfonsi non si rassegna. «Siamo felici che i ragazzi esportino l’esperienza – ha commentato la minisindaca – ma per il rione e la città intera è un lutto. E a perdere sono tutti, anche quei dieci residenti contrari al Cinema America».
Carlo Verdone «La vostra presenza è più importante in quello spicchio degradato di città»