IL CASO STAVOLTA È CON NOI
Un crollo annunciato. E che solo per puro caso, stavolta, non ha fatto vittime e non si è trasformato in tragedia. Ma quanto accaduto ieri pomeriggio alla Balduina, ci sbatte in faccia per l’ennesima volta il senso di drammatica insicurezza in cui si è costretti a vivere a Roma, e l’indifferenza nella quale scivolano, sempre di più, le istanze e le paure dei cittadini. In pratica, poco dopo l’inizio dei lavori tra via Lattanzio e via Livio Andronico - dove al posto di un vecchio istituto religioso avrebbero dovuto sorgere delle palazzine «di lusso» -i residenti della zona vivevano nel panico. Così, nel corso di questi mesi, soprattutto fra ottobre e febbraio, attraverso denunce all’autorità giudiziaria (l’ultima, di un avvocato, depositata l’altro giorno), ripetute segnalazioni via mail e allarmi strillati sui social network, in tanti avevano chiesto agli amministratori di verificare che cosa stesse combinando la società incaricata dei lavori, di controllare che tutto venisse svolto secondo le regole e che non ci fossero pericoli per le persone. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ma servirà a qualcosa? Servirà a scuotere chi governa questa disperata città e a cambiare completamente rotta? Abbiamo purtroppo imparato, e certo non da ieri, che a Roma trasparenza, responsabilità, rispetto della legge, sicurezza sono fondamenta di civiltà che non hanno mai stimolato l’agire di coloro chiamati invece a garantirle. Ogni giorno della nostra vita.