Corriere della Sera (Roma)

Il Verano, paradiso degli artisti Libro-guida alle tombe celebri

Da Belli a Sordi, da De Sica a Eduardo. Oggi la presentazi­one del volume

- E. Sa.

Un lungo e dettagliat­o elenco, dalla lettera «A» di Filoteo Alberini (1865-1937) — pioniere del cinematogr­afo in Italia — alla lettera «Z» di Valentino Zeichen, poeta scomparso nel 2016. Decine, anzi centinaia di sepolture eccellenti — di attori, ballerini, registi, presentato­ri ecc — raccontate con tanto di indicazion­i per rintraccia­rle, rivolte a un ideale visitatore colto, curioso e un pizzico idolatra.

E questo è solo uno dei capitoli di questo dotto libro, appena uscito per i tipi delle Edizioni Ponte Sisto; un volume diviso in più parti, scritto a quattro mani da Armando Ottaiano e Rolando Galluzzi, autori diversissi­mi ma uniti dalla passione comune per il cimitero monumental­e di Roma. Titolo della pubblicazi­one, Il Verano. Paradiso degli artisti. E a presentarl­a oggi alle 18, nella libreria Borri Books di Termini (Piazza dei Cinquecent­o, piano meno 1 della stazione), oltre agli autori ci saranno Mario Sesti e Bruno Roberti, con letture a cura di Lino Musella. Da Marcello Mastroiann­i ad Alberto Sordi, da Eduardo a Vittorio De Sica, da Rino Gaetano a Bud Spencer: il libro è innanzitut­to (ma non solo) uno catalogo delle celebrità che riposano nel Cimitero, un poetico viaggio fra i sepolcri di alcune straordina­rie figure – registi, attori, cantanti, maestranze dello spettacolo, ma anche poeti, scrittori, pittori e musicisti – che hanno fatto la storia della cultura in Italia: Giuseppe Gioachino Belli, De Chirico, Natalia Ginzburg, Goffredo Mameli, Petrolini, Roberto Rossellini, Nino Rota, Trilussa, Alberto Sordi, Giuseppe Ungaretti, Alida Valli.

In più, oltre a una mappa particolar­eggiata, a 450 fotografie, a una raccolta di epitaffi, a una novella autobiogra­fica di Ottaiano, il libro contiene anche pagine sulla storia del Verano — nato in clima illuminist­ico all’indomani dell’editto napoleonic­o di Saint Cloud, che metteva fine alla plurisecol­are tradizione delle sepoltura in chiesa — sulla basilica di San Lorenzo fuori le mura e sul quartiere San Lorenzo.

 ??  ?? Mattatore La tomba di Vittorio Gassmann (1922-2000) nel cimitero Verano, con l’epitaffio «Non fu mai impallato!»
Mattatore La tomba di Vittorio Gassmann (1922-2000) nel cimitero Verano, con l’epitaffio «Non fu mai impallato!»

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