Corriere della Sera (Roma)

Voragine alla Balduina, 2 indagati

Accusa di crollo colposo per il proprietar­io del terreno e il responsabi­le dell’impresa di lavori

- Fulvio Fiano Ilaria Sacchetton­i

Le indagini sulla frana di via Livio Andronico prendono subito una direzione precisa con l’iscrizione tra gli indagati del legale rappresent­ante dei proprietar­i del terreno e di quello della società responsabi­le del cantiere sottostant­e. L’accusa mossa ad entrambi dal procurator­e aggiunto Nunzia D’Elia e dal pm Mario Dovinola è crollo colposo.

I magistrati, che ieri hanno compiuto un lungo sopralluog­o alla Balduina, affiderann­o a breve un incarico di consulenza a un geologo e a un ingegnere per tutte le valutazion­i tecniche del caso mentre la municipale ascolterà le testimonia­nze dei residenti.

La strada è conosciuta anche per il premio «Alberoandr­onico».

Le indagini sulla frana di via Livio Andronico prendono subito una direzione precisa con l’iscrizione tra gli indagati del legale rappresent­ante dei proprietar­i del terreno e di quello della società responsabi­le del cantiere sottostant­e. L’accusa mossa ad entrambi dal procurator­e aggiunto Nunzia D’Elia e dal pm Mario Dovinola è crollo colposo. Ossia si ipotizza che qualche valutazion­e sul progetto o nella conduzione dei lavori sia stata la causa che ha portato al cedimento della parete di argilla, alla cui sommità erano parcheggia­te le sette auto, precipitat­e mercoledì pomeriggio nella voragine.

I magistrati, che ieri a ora di pranzo hanno compiuto un lungo sopralluog­o alla Balduina, affiderann­o a ore un incarico di consulenza a un geologo e a un ingegnere per tutte le valutazion­i tecniche del caso. Verrà acquisita nel XIV Municipio e negli uffici del Simu (ufficio comunale dei lavori pubblici) tutta la documentaz­ione sul progetto, così come verrà esaminato il contenuto dei numerosi esposti fatti all’ufficio tecnico e al gruppo della municipale dagli abitanti di zona. Gli approfondi­menti sono stati delegati alla polizia di Roma Capitale e ai vigili del fuoco.

Decisive saranno anche le testimonia­nze di chi ha assistito in diretta allo smottament­o. Proprio nel punto dove sono precipitat­e le auto, c’erano in quei momenti degli operai al lavoro. «Quando il terreno ha cominciato a sgretolars­i, le persone al lavoro si sono allontanat­e. Un minuto dopo c’è stato il boato e il crollo», raccontava ieri mattina un abitante dei palazzi adiacenti a quelli evacuati. I primi esami visivi, confermati dai rilievi del drone che ha sorvolato a lungo il cantiere,

dicono che i piloni di contenimen­to della parete di argilla si sono piegati fino a spezzarsi sotto il penso del terreno. Erano di dimensioni adeguate, consideran­do anche la tipologia del terreno friabile?

«Quando ho sentito il botto mi sono affacciata di corsa e ho visto una scena terrifican­te», dice una anziana inquilina dell’edificio di fronte, con vista sul cratere. E i racconti sono univoci nel ricordare l’acqua che zampillava frequentem­ente dalle tubature del cantiere, le strade che vibravano per le insistenti perforazio­ni fino a far cadere gli oggetti dalle mensole. Gli avvocati dei due condomini evacuati contano assieme 12 esposti presentati e le 4 volte in un mese in cui l’acqua è mancata nelle case per danni alle condotte. «Dopo i primi interventi e rilievi effettuati la notte stessa dal personale tecnico in via Andronico, Acea Ato 2 ha constatato l’ottimo stato delle tubature. Esse si presentano però troncate di netto, probabilme­nte per il forte impatto dovuto allo smottament­o del terreno, ma in nessun modo corrose», ha precisato ieri la municipali­zzata dell’acqua, anche in risposta all’amministra­tore della società edile Ecofim, Luca Ceri, secondo il quale le numerose perdite registrate e subite dagli stessi addetti ai lavori, sarebbero dovute alle cattive condizioni della rete idrica. «Negli ultimi tre anni non è stato necessario intervenir­e, le condutture erano in ottimo stato», aggiunge l’Acea. I primi interventi risalirebb­ero a una settimana fa.

Anche la sindaca Raggi è ritornata in via Andronico: «La situazione, per quanto grave, è tenuta sotto controllo», ha detto. E, considerat­o «il protrarsi di questa inagibilit­à precauzion­ale delle due palazzine, la Protezione civile sta già ricontatta­ndo tutti gli abitanti per capire se hanno disponibil­ità di una sistemazio­ne propria oppure se saranno ospitati con il nostro sistema di accoglienz­a». Ieri il cronista Rai Simone Zazzera è stato aggredito da un uomo che si è presentato come uno dei responsabi­li della ditta di costruzion­e. E sempre ieri circa sessanta persone hanno passato la seconda notte fuori casa. Le previsioni?Il tam tam dei residenti parla di un mese per tornare alla normalità.

Una inquilina «Quando ho sentito il botto, mi sono affacciata: ho visto una scena raccapricc­iante»

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Capovolta Una utilitaria è rotolata nel cantiere finendo sottosopra
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Danni Una delle macchine inghiottit­e dalla voragine mercoledì
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(foto Proto) Dall’alto Il cantiere e sulla destra la voragine nella quale sono finite 7 auto

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