Dopo 10 anni assolto Venafro
Una condanna e quattro assoluzioni per l’inchiesta sulla bancarotta della cooperativa «Planet Work», socio privato della «All Clean», la società creata dieci anni fa dall’Ama, la municipalizzata che si occupa dei rifiuti nella Capitale, per cancellare le scritte dei graffitari dalle facciate degli edifici. I giudici della decima sezione penale del Tribunale hanno condannato a tre anni e sei mesi di carcere Giulio Saraceni, all’epoca responsabile legale della «Planet Work»: è accusato di bancarotta fraudolenta. Tra gli assolti, «per non aver commesso il fatto», Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto del presidente della Regione Nicola Zingaretti e l’imprenditore Pier Paolo Ferilli, fratello dell’attrice Sabrina: quest’ultimo, invece, è stato assolto con la formula dubitativa che ricalca la vecchia insufficienza di prova.
Per tutti gli imputati, accusati di bancarotta fraudolenta, la Procura aveva sollecitato una condanna a quattro anni di reclusione. Veniva contestato loro dai pubblici ministeri di avere distratto le risorse economiche della Planet e parte del personale della società trasferendoli senza alcun corrispettivo ad altre aziende delle quali, secondo l’accusa, Ferilli avrebbe avuto comunque il controllo della gestione. Per questa vicenda, che risale al 2008, venne prosciolta dalle accuse anche l’allora assessore del Lazio, Daniela Valentini. «Dopo tanti anni - ha sottolineato Luca Petrucci, difensore di Venafro - arriva una sentenza che rende giustizia al mio assistito che, ricordo si è sempre dichiarato assolutamente estraneo alle contestazioni».