La Lazio spreca tutto A Bucarest altra sconfitta ma qualificazione aperta
Anche l’Europa League conferma i problemi
Continua il momento-no della Lazio, sconfitta anche ieri sera in Europa League a Bucarest contro la Steaua (1-0), nella gara di andata dei sedicesimi di finale. È il quarto ko di fila per i biancocelesti, dopo i tre in campionato. La qualificazione resta comunque aperta, giovedì prossimo il ritorno all’Olimpico.
Davanti non punge più, dietro continua a ballare. Neanche in Europa la Lazio trova via d’uscita al tunnel in cui si è infilata dalla fine di gennaio fino a totalizzare, con quella di Bucarest, la quarta sconfitta consecutiva.
Giovedì prossimo all’Olimpico servirà una vittoria rotonda per ribaltare l’1-0 di ieri, figlio delle ormai croniche amnesie difensive e di una preoccupante inconsistenza sotto porta: lo «score» dei biancocelesti recita appena 3 gol nelle ultime 5 partite.
La squadra di Inzaghi improvvisamente ha smarrito la cattiveria: contro la Steaua si contano palle gol in serie, ma la porta di Vlad resta incredibilmente immacolata. Sbaglia e tanto l’attacco di scorta composto da Nani e Caicedo, protagonisti in negativo anche in occasione del contropiede che porterà al gol di Gnoheré. Ma la percentuale di errore sotto porta, se possibile, si innalza quando Inzaghi a mezzora dal termine decide di sganciare Immobile e Felipe Anderson.
Il brasiliano, riabilitato a tempo di record, ha voglia di spaccare il mondo e da solo fa e disfa negli ultimi 15 metri. Immobile non entra mai in partita mentre Milinkovic, in campo per tutti i 90 minuti, pecca di sufficienza nel momento di far male.
A contare le occasioni da rete partorite nel secondo tempo, non sembra neanche un problema di condizione fisica. Semmai questa Lazio sembra colta da un’ansia da prestazione. Da cancellare nel giro di una settimana. Altrimenti addio Europa.