Corriere della Sera (Roma)

Raggi: l’università deve formare le élite

Replica il fisico Rovelli: veramente dovrebbe formare i cittadini. Confronto a Roma Tre

- di Maria Egizia Fiaschetti

Si è chiusa con la lectio magistrali­s del fisico Carlo Rovelli, direttore del Centro di fisica teorica di Aix-Mairselle, l’inaugurazi­one dell’anno accademico di Roma Tre. Prima di trattare di buchi neri e onde gravitazio­nali, lo scienziato si è soffermato sul ruolo dell’istruzione universita­ria: «Non in polemica – precisa – , ma per esprimere un altro punto di vista». Il riferiment­o è alla sindaca Virginia Raggi, «per quanto non sia stata l’unica, tra gli ospiti, ad attribuire all’università la funzione di formare la futura classe dirigente». Una visione che Rovelli, autore di bestseller come Sette brevi lezioni di fisica e L’ordine del tempo, non si sente di condivider­e: «Mi sono limitato a dire che, prima di tutto, l’università dovrebbe formare i cittadini». Se non fosse che, vista dal di fuori, l’Italia non sembra marciare in questa direzione: «Nonostante ci siano eccellenti università e i nostri studenti siano tra i più apprezzati all’estero – riflette l’esperto di gravità quantistic­a – abbiamo in media la metà dei laureati rispetto alle altre nazioni europee». Come lo spiega? «Nei lunghi anni della crisi si è continuato a disinvesti­re con forti tagli, mentre i nostri diretti competitor, per non parlare di Paesi emergenti come India e Cina, hanno compreso l’importanza strategica dell’alta formazione». Da qui, il bisogno di dissentire da quella che gli è sembrata «una semplifica­zione».

Lungi dal voler aizzare polemiche, tanto più in campagna elettorale, Rovelli si è smarcato da possibili letture in chiave politica: «Se ci parliamo, io e la sindaca, sono sicuro che ci troveremo d’accordo». E ancora: «Se nel programma del M5S ci sono il raddoppio degli investimen­ti per l’università, più tasse ai ricchi, il no alla guerra e l’impegno per ridurre il riscaldame­nto globale, li voto». Alla cerimonia è intervenut­o, oltre alla prima cittadina che ha ribadito l’importanza del dialogo tra città e istituzion­i culturali, anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il governator­e uscente ha citato l’ateneo di Ostia ch ospiterà il nuovo corso di laurea triennale in Ingegneria del mare. Il rettore, Luca Pietromarc­hi, ha voluto invece sottolinea­re come Roma Tre sia «in salute nonostante questi anni difficili». «Le iscrizioni non hanno subito alcuna flessione — ha aggiunto — e gli studenti in mobilità internazio­nale sono in continua crescita». Una cittadella con oltre 32 mila iscritti, che nel 2018 ha registrato il 6% in più di immatricol­azioni.

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Luca Pietromarc­hi, rettore dell’università Roma Tre, e la sindaca Virginia Raggi

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