Il Tar commissaria il Campidoglio per «l’inerzia»
Èl’altra faccia del caos amministrativo che per anni ha regnato sui Piani di Zona: gli uffici capitolini non sono ancora oggi in grado di dare seguito alle delibere di giunta sul permesso a costruire, tanto da finire commissariati dal Tar. Succede per i 29 Pdz di ultima approvazione, anche se si parla comunque di anni e anni di ritardi. Ad esempio per quello di Infernetto Ovest, il cui progetto ha visto la luce sotto la giunta Veltroni e da allora non è stata posata neanche una pietra. Le due coop Castel Porziano 2004 e Il Tricolore srl (66 soci in totale, in gran parte membri di polizia, carabinieri, Finanza, Esercito) hanno sottoscritto la convenzione nel 2012 ma da allora non è mai stata ratificata nonostante due delibere di giunta (l’ultima nel 2015). I soci si sono così rivolti al Tar e per due volte si sono visti dare ragione. La sentenza del 4 dicembre scorso dei giudici amministrativi parla di «inerzia» degli uffici capitolini e «ordina» di procedere con la definizione dell’iter «adempiendo ai suoi obblighi». Tempo 60 giorni, ormai in scadenza, e la pratica del Piano di zona B65 sarà in gestione a un commissario, con i suoi relativi costi. A questi si aggiungeranno prevedibilmente quelli di risarcimento danni per il ritardo subito dai soci che hanno investito già cospicue somme e continuano a versarne tra oneri e spese legali, oltre al danno erariale per il ricorso a una figura esterna agli uffici preposti. Altri sei Piani di zona, in diversi quartieri di Roma, hanno ottenuto analoga sentenza dal Tar e altri se ne aggiungeranno.