Corriere della Sera (Roma)

Peruzzi: «Occhio alla Dinamo Kiev»

Andata degli ottavi all’Olimpico l’8 marzo. Intanto Inzaghi si gode super Immobile

- di Stefano Agresti

Sarà la Dinamo Kiev l’avversaria della Lazio negli ottavi di finale di Europa League (andata all’Olimpico l’8 marzo, ritorno il 15). Il club manager Angelo Peruzzi non si fida: «Sono forti, sarà una sfida complicata».

A vederla da lontano fa spavento, perché è la squadra simbolo di tutte le Russie: nessuno ha vinto più campionati sovietici (13) e nemmeno – dopo la divisione – ucraini (15). Ma la Dinamo Kiev di oggi non è più quella che un tempo, con il mitico colonnello Lobanovski in panchina, creava campioni e conquistav­a vittorie. Non c’è un nuovo Blochin, né un nuovo Shevchenko e neppure un erede di Rebrov.

Perciò la Lazio affronta con ottimismo l’avversaria che il sorteggio di Europa League le propone (andata a Roma l’8 marzo, ritorno a Kiev il 15). Anche se il club manager Peruzzi, com’è normale che sia, la mette in guardia: «È una squadra giovane, batterla sarà complicato».

In Ucraina il campionato è ricomincia­to nello scorso fine settimana dopo due mesi di sosta invernale ed è presumibil­e che la Dinamo non sia al massimo della condizione. Un vantaggio per Inzaghi, il quale contro questa squadra ha giocato nel girone eliminator­io della Champions 19992000: la Lazio di Eriksson si impose a Kiev per 1-0 grazie a un autogol, all’Olimpico per 2-1 (ma Simone non c’era). Alla ripresa dell’attività la squadra di Khatskevic­h, ex c.t. bielorusso, ha vinto 1-0 contro l’Olimpik Donetsk, rimanendo così in scia allo Shakhtar, avversario della Roma proprio in questi ottavi di Champions: il distacco è di tre punti, ma con una partita in meno. È in atto dunque il solito duello tra Dinamo e Shakhtar, i soli club ad avere vinto il campionato ucraino negli ultimi 25 anni: il bilancio è 15-10 a favore della squadra di Kiev, ma nel periodo più recente il primo posto ha preso spesso la direzione di Donetsk (sei a due).

La Lazio affronta questa doppia sfida con fiducia anche perché ha recuperato il vero Immobile: dopo 45 giorni infernali, il suo cammino è tornato a essere travolgent­e. Ciro è arrivato a 31 reti in altrettant­e partite, roba da record, ed è entrato nella «top ten» dei goleador biancocele­sti. Domani contro il Sassuolo sarà ovviamente titolare, perché Inzaghi non molla nulla. Figurarsi la lotta per la Champions.

 ??  ?? Feeling L’allenatore biancocele­ste Simone Inzaghi, a sinistra, con Ciro Immobile
Feeling L’allenatore biancocele­ste Simone Inzaghi, a sinistra, con Ciro Immobile

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy