Mondo Tattoo solo al femminile: 150 in mostra
L’altro lato del tatuaggio, quello con una sensibilità al femminile fatta di colori sgargianti, tratto sottile e tocco incisivo ma con grazia. Sarà in mostra, e soprattutto in azione, a The other side of the ink, convention internazionale che oggi e domani porta allo Sheraton Hotel oltre 150 tra le più influenti tatuatrici (via del Pattinaggio 100, info: www.theothersideoftheink.com).
Dall’italiana Marta Make Salerno, autrice anche della locandina dell’evento, alla russa Yuliya Volpe, nata nella penisola di Kola e passata dagli studi d’arte accademici a Kiev prima di scegliere la pelle come sua tela preferita. Un percorso simile a quello di Irene Gipsy, l’astro nascente del black’n’gray romano, che ricorda: «Per passione ho sempre disegnato ritratti ed è stato assolutamente naturale indirizzarmi verso un tipo di tatuaggio realistico, in questo mondo meraviglioso di aghi e inchiostro».
Così è stato anche per Jackie Jex, artista sarda pluripremiata nello stile Neo Traditional, e per Irene Vannucci che a Pistoia (sotto l’ala di Silvano Fiato) ipnotizza con i suoi tatuaggi icone dell’iperrealismo fotografico.
Ma c’è anche chi non ha studiato nelle scuole d’arte, come Elva Stefanie: «Ho iniziato a tatuare sette anni fa — racconta — e sono autodidatta. Per questo è stato difficile trovare un posto dove iniziare. In risposta alle porte chiuse in faccia, io ho iniziato a viaggiare per imparare ed evolvere la mia arte».
Tante storie in rosa, con molti successi che hanno il sapore della rivincita in un mondo del tatuaggio a lungo rimasto appannaggio degli uomini. Solo in tempi recenti il tocco femminile è riuscito a valorizzarsi e The other
side of the ink se ne conferma una vetrina d’eccezione, capace di accendere i riflettori sull’intero immaginario tattoo, tra mostre, yoga, burlesque, bondage e musica dal vivo.