La sindaca Raggi era in Messico: «Ma torno oggi»
Anche oggi niente scuole: con il voto si può arrivare a nove giorni senza lezioni E Raggi anticipa il rientro
Mentre la sindaca è a Città del Messico per partecipare alla conferenza sul clima «Women 4 climate», monta la polemica sulla gestione dell’emergenza. Da qui, la scelta di anticipare il volo di ritorno: «Raggi rientrerà subito a Roma — la nota del Campidoglio — in modo da essere operativa già domani mattina (oggi, ndr)».
Dopo la nevicata di ieri, con la città imbiancata dalla Cassia a Ostia, Roma si prepara ad affrontare il gelo. Prima conseguenza: la giunta M5S, in vista dell’ulteriore calo termico (al mattino sono previsti sei gradi sotto lo zero), ha deciso che anche oggi le scuole resteranno chiuse. Uno stop che, tra maltempo ed elezioni, potrebbe durare nove giorni. Didattica sospesa anche nelle università. E mentre la sindaca è a Città del Messico per partecipare alla conferenza sul clima «Women 4 climate», monta la polemica sulla gestione dell’emergenza. Da qui, la scelta di anticipare il volo di ritorno: «Dopo il suo intervento al C40 Raggi rientrerà subito a Roma — la nota del Campidoglio — in modo da essere operativa già domani mattina (oggi, ndr)» Di lì a poco, la prima cittadina twitta da oltreoceano: «Sono in contatto con il centro operativo della protezione civile. Grazie a tutti per il grande lavoro di squadra».
Caos trasporti
È stato un test difficile, ieri, per il sistema di trasporto pubblico, in particolare per il numero ridotto di bus. Se la rete metropolitana ha retto, malgrado il sovraffollamento nelle ore di punta, dai depositi sono usciti soltanto 480 mezzi muniti di gomme termiche, ovvero il 36% di quelli previsti in condizioni normali (1.300). Situazione dovuta «a problemi di viabilità», spiegano da Atac. Tradotto: «Per la fornitura di pneumatici da neve la copertura c’era, ma se poi sulle strade non si riesce a camminare...». Disagi anche sulle linee di tram: alcune hanno viaggiato a singhiozzo, altre sono state interrotte per guasti tecnici o caduta di rami sui binari. Da oggi, come riportato sulla pagina di Infoatac, il servizio di superficie dovrebbe tornare alla normalità.
Giornata di caos anche alla stazione Termini: cancellati, dal pomeriggio, tutti gli Intercity di Trenitalia da e per la Capitale mentre i convogli dell’alta velocità hanno registrato ritardi in media di 150 minuti con picchi fino a sette ore. Tra i passeggeri del treno Italo Roma-Orte, rimasto bloccato all’altezza di Capena, c’era anche la regista Sabina Guzzanti che sui social ha descritto la scena in due parole: «La disperazione». Si è normalizzato presto il servizio Cotral, pur persistendo alcune criticità nei comuni del comprensorio dei Monti Cimini dovute alle condizioni delle strade.
La viabilità
Nonostante l’apertura dei varchi di accesso alla Ztl e la chiusura di numerosi uffici (scuole, tribunali, alcune filiali delle Poste, il Campidoglio dalle 14, finanche il Colosseo e il Palatino) avventurarsi in macchina è stata un’impresa. Il sole ha trasformato la neve in una poltiglia scivolosa, mentre quella ammucchiata ai lati delle strade o nei punti ombreggiati in se- rata con il crollo delle temperature si è solidificata. Risultato: ghiaccioli ai bordi delle carreggiate e marciapiedi impraticabili.
Le polemiche
Mentre il vice sindaco, Luca Bergamo, in mattinata rassicurava sulla «tenuta» del sistema nonostante «la città non sia attrezzata a eventi di questo tipo», infuriava la polemica sulla Raggi in trasferta. Quanto all’invio di spazzaneve dell’Esercito, il numero due di Palazzo Senatorio ha rimarcato: «Intervento richiesto in autonomia dalla Protezione civile nazionale». Salvo correggersi poco dopo: «La Protezione civile di Roma Capitale ha richiesto tutto il supporto possibile». Incidente archiviato, se non fosse che nel frattempo fioccavano frecciate. Con il Pd all’attacco dopo il plauso del candidato premier Luigi Di Maio, alla sindaca: «Ha gestito bene l’emergenza. Giusta la chiusura delle scuole». «Qualcuno dica a Giggino Di Maio che il piano è gestito da Zingaretti e dall’Esercito», accusa Stefano Pedica, Pd.
L’accoglienza
Se il Comune ha messo a disposizione dei senza fissa dimora 400 posti in più (totale 1.700) da Baobab lanciano un appello: «I prossimi giorni saranno durissimi. Serve con urgenza materiale per tenere al caldo chi non ha trovato posto e ripristinare ciò che il maltempo ha rovinato».