Il parere del docente
Sul crollo della Balduina, è noto che ogni opera di ingegneria civile prevede 3 fasi di progetto: preliminare, definitivo e esecutivo. le ultime 2 illustrano le indagini geologiche, geognostiche, geotecniche e geofisiche indispensabili per ricostruire in modo corretto le condizioni tridimensionali del sottosuolo che deve ospitare qualsiasi struttura. Nel caso in esame, che confina direttamente con la Naturale Monte Mario, le approfondite ricerche da me compiute sia per tutta la Riserva che per una recentissima consulenza tecnica richiesta dal tribunale su una frana del 2014 vicino via Andronico, indicano la presenza di sabbie permeabili acquifere sovrapposte a argille praticamente impermeabili. Le indagini geologiche per 3 palazzine non possono non averlo ricostruito. L’acqua nel sottosuolo ha contribuito forse a agevolare il crollo: quindi si deve accertare se il flusso idrico è connesso alla rottura di condotti e/o alle acque sotterranee nelle sabbie. Dalle foto risulta poi che le opere di contenimento sono costituite nella parte medio inferiore da una paratia di pali e in quella medio superiore da quelle che sembrano 3 ordini di gabbionate: circa la metà sono collassate. Si dovrà accertare come l’acqua nel sottosuolo sabbioso abbia interferito con le opere di contenimento e se siano state progettate e eseguite correttamente. Ugo Chiocchini