Camera d’albergo con l’artista (e le sue opere)
La mostra mercato ospitata nelle stanze del Church Palace Hotel
Una fiera dell’arte contemporanea a dimensione di camera d’albergo, con gli artisti indipendenti pronti a trasformare The Church Palace Hotel in un alveare di piccoli atelierboudoir dove si entra pochi alla volta per ammirare le opere e conoscerne da vicino gli autori.
È Artrooms Fair Roma, prima edizione italiana della kermesse lanciata a Londra tre anni fa da Cristina Cellini Antonini e Francesco Fanelli con Chiara Canal. «L’idea è scovare quei talenti non rappresentati da una galleria o un curatore — racconta Cellini Antonini — per offrirgli una vetrina nel mercato dell’arte pur garantendogli una dimensione intima del contatto col pubblico, molto lontana dalla realtà delle grandi manifestazioni dove spesso solo gli autori e le opere più chiassose catalizzano l’attenzione». Ad Artrooms Fair invece, da venerdì a domenica, ogni artista ha a disposizione una camera dell’albergo immerso nel parco di Villa Carpegna (via Aurelia 481). Ne cura l’allestimento e accoglie di persona i visitatori raccontando il suo lavoro.
Cinquanta le stanze occupate dalla mostra-mercato ma quasi cento gli artisti in arrivo da tutto il mondo. Sì perché oltre alla sezione Rooms (camere), ci saranno l’area Sculpture Park con venti sculture e la Video Art Section a cura di Gianfranco Valleriani, che proietta nell’auditorium ad alta tecnologia del Church Palace venti opere di video arte. Ai talenti indipendenti si aggiungono poi gli ospiti: dalla fotografa iraniana Tahmineh Monzavi (finalista del prossimo Women Photography Award) a Daniel Lee, Alex Marenga e il duo Nastivicious.
In programma anche la performance curata da Patrizia Montedoro e Street Workout, quella targata Mauro Pallotta e «Solid» di Alice Padovani. Infine Studio Tangram, che realizzerà la prima esperienza italiana di telepresenza in ologramma, con l’illusionista Erix Logan e la cantante Sara Maya proiettati in diretta tra il pubblico di Artrooms dalla sede dello studio milanese.