Inzaghi: «Il calcio è spietato ma la Lazio merita applausi»
Il tecnico: puniti da un episodio. Il rigore su Leiva? Mi dicono fosse netto
La prima sconfitta della stagione contro la Juventus arriva nel modo più difficile da digerire, a meno di trenta secondi dalla fine e dopo che Inzaghi era riuscito ancora una volta a togliere spazio d’azione alla manovra bianconera.
Un finale di gara, tre giorni dopo il ko ai rigori contro Milan in Coppa Italia, di nuovo amaro per la Lazio, beffata quando il traguardo sembrava ormai meritatamente raggiunto. «Questo è il calcio, purtroppo - ha detto Inzaghi con un filo di voce - Spietato in certe occasioni. Mancavano pochi secondi e avevamo giocato un’ottima partita, essendo riusciti a non concedere praticamente nulla alla Juve. C’è ovviamente dispiacere, ma ho fatto comunque i complimenti ai ragazzi: è stata una gara decisa da un episodio che ha cambiato le carte in tavola». Sì, perché fino al gol vittoria di Dybala, la Lazio era andata oltre le previsioni, non risentendo dello sforzo fatto settanta ore prima nella semifinale di ritorno di Coppa Italia.
«Mercoledì contro il Milan avevamo lottato per 120 minuti, ma in campo questo non s’è visto. La squadra ha fatto ciò che doveva, battuta all’ultima azione da un colpo da campione. Da una palla passata in mezzo a venti gambe e che Dybala ha trasformato in gol con grandissima bravura. Con Strakosha che non ha fatto una sola parata nei novanta minuti», ha messo in chiaro il tecnico laziale.
Inzaghi che sa di dover subito aiutare il gruppo a ripartire quando la Lazio tornerà ad allenarsi a Formello. «La prossima settimana parlerò con i ragazzi e dirò loro che l’obiettivo primario è quello di non fermarsi a pensare a queste due ultime cocenti delusioni – ha spiegato l’allenatore - Dobbiamo sapere che la compattezza del nostro spogliatoio dovrà ancora fare la differenza nei prossimi mesi. Siamo una squadra dai grandi valori e dal grande cuore: sono sicurissimo che ripartiremo in fretta. L’importante, adesso, è che la Lazio continui ad esprimersi in questo modo, con personalità. I risultati riprenderanno ad arrivare. Ma abbiamo affrontato Milan e Juventus, due corazzate sconfitte all’andata, e che contro cui non avremmo meritato di perdere nelle ultime due partite. Certo, tutti i gol si possono evitare: potevamo far fallo prima, poi c’è stato il tunnel a Luiz Felipe e Parolo ha avuto paura di toccare Dybala in area».
La Lazio ha protestato per un rigore piuttosto chiaro non fischiato da Banti per un intervento in area dell’ex romanista Benatia su Leiva. «Non l’ho ancora rivisto, ma mi dicono che fosse netto. Ora comunque non serve più recriminare. Forse ci sbagliamo tutti - ha commentato con sarcasmo Inzaghi - perché hanno valutato bene e poi non l’hanno dato».
L’allenatore Complimenti ai miei ragazzi, continuando a giocare così ripartiremo alla grande