Regione, exit-poll: Zingaretti in testa
Parisi insegue ma con uno svantaggio di 4 punti, Lombardi terza. Lo spoglio oggi dalle 14
Nicola Zingaretti (centrosinistra) è avanti, ma Stefano Parisi (centrodestra) rimonta e colma parte del divario iniziale. E pure Roberta Lombardi (M5S) segue vicinissima. Sono i risultati dell’exit poll Rai: Zingaretti 30-34%, Parisi 26-30%, Lombardi 25-29%. Molto lontano Sergio Pirozzi (2-4%). Poco prima della mezzanotte in tanti seggi della Capitale ancora si vota. L’affluenza in città è del 63,45% con poche sezioni da scrutinare ancora a notte fonda. Lo spoglio per le regionali inizia oggi alle 14. Per De Vito (M5S) «i dati degli exit poll sono incomprensibili».
Nicola Zingaretti (centrosinistra) è in lieve vantaggio su Stefano Parisi (centrodestra) con Roberta Lombardi (M5S) che insegue da vicino. È questo il risultato dell’exit poll «Opinio Italia per Rai» relativo al Lazio: in particolare Zingaretti ha una forbice tra il 30 e il 34% dei consensi; Parisi 26-30% e Lombardi 25-29%. Lontano Sergio Pirozzi (lista Civica) con il 2-4%. Lo spoglio inizia oggi alle 14.
Nella volata finale per la presidenza della Regione c’è ancora incertezza. L’affluenza alle 23 nel Lazio, quando ufficialmente i seggi si sono chiusi, è stata del 70%. Alle precedenti regionali del 2013, spalmate su due giorni, i votanti erano stati oltre il 74%. Nella Capitale, dove i dati sono stati pubblicati intorno alle 2, ha votato il 63,45%.
Stefano Parisi sembra aver colmato una buona fetta del divario che lo separava dal candidato di centrosinistra pur avendo iniziato con grande ritardo la campagna elettorale. La rimonta alle urne, pe- rò, dice altro: che al netto dell’iniziale minore visibilità rispetto a candidati più radicati sul territorio, si ritrova a un passo da Nicola Zingaretti. Trainato, il forzista, dai voti della coalizione che alle Politiche fa il pieno: non a caso era a Latina per il comizio finale di Giorgia Meloni (FdI), a 300 metri dal palco del suo diretto antagonista. Residente a dove si è trasferito nel ‘97, Parisi non ha potuto votare per se stesso.
È in vantaggio di 4 punti, secondo gli exit poll, il governatore uscente che prova a fare il bis. Forte di un’alleanza che include LeU, mentre a livello nazionale il Pd corre da solo senza il sostegno del neo partito di Pietro Grasso. Puntellato dai suoi, il presidente in lizza per il secondo mandato si trova a fare i conti con il caos in molti seggi, tra schede annullate e lunghe file.
Molto vicina la pentastellata Roberta Lombardi, che sogna la doppietta al femminile con l’ex rivale Virginia Raggi: a piazza del Popolo gli attriti del passato si sono stemperati nelle lodi reciproche tra la sindaca e la parlamentare. L’outsider Sergio Pirozzi (Lista civica) raccoglie un magro bottino, tra il 2 e il 4%: voti che, se fosse confluito nel centrodestra, avrebbero forse potuto regalare a Parisi il sorpasso. Accusato di sottrarre voti agli ex alleati, il primo cittadino di Amatrice rischia davvero di avere tolto all’azzurro consensi determinanti.