«Un risultato ottimo» Parisi ha votato a Milano, dove risiede
Caos nei seggi elettorali, ma calma piatta in via Veneto. Le votazioni si sono chiuse senza che Stefano Parisi si sia visto nella sala stampa allestita all’Hotel Savoy. D’altra parte per lo spoglio delle schede regionali bisognerà attendere fino alle 14 di oggi, e il candidato del centrodestra non ha nessuna fretta di commentare i primi numeri degli exit poll. Complice uno stile discreto tenuto per tutta la giornata e l’assenza di dichiarazioni e clamori.
Ieri mattina era a Milano dove è andato a votare, perché residente nel capoluogo lombardo. Ma torna in tempo per la chiusura delle urne: così intorno alle 23.30 fa il suo ingresso in albergo del centro storico.
Alla sua prima corsa da presidente alla Regione Lazio, può contare sui voti di una folta coalizione che comprende Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Energie per l’Italia e Noi con l’Italia. E i risultati arrivano. Le prime previsioni post voto rilasciate dai sondaggi elettorali sembrano darlo in buona posizione e tratteggiano una possibile sfida con il candidato del centro sinistra Nicola Zingaretti, per il quale si stima la forbice del consenso più alta: compresa tra il 30 e il 34%. Rispetto al governatore uscente Parisi, alle 23.30, raggiungeva qualche punto in meno: tra il 26 e il 30%. Minacciato però da vicino da Roberta Lombardi (M5S), che potrebbe contare sul favore del 25-29% dei residenti laziali che ieri si sono recati alle urne.
«Questi dati sono per me già un successo strepitoso - ha sostenuto - calcolando che ho iniziato la campagna elettorale solo trenta giorni fa. Qualche analista mi dava per “fuori partita”. Ora aspettiamo i dati definitivi, al momento il quadro generale è ancora molto complesso». E sul testa a testa con la pentastellata ha detto: «Sconta la gestione Raggi, chi ha provato i 5 stelle sa come funziona. Inoltre cinque anni fa il centro destra non aveva un suo candidato. Ora che c’è, la differenza si vede. L’affluenza poi è stata altissima, anche perché i moderati hanno trovato nella mia candidatura un motivo per tornare alle urne». Sono stati circa il 67,89% degli aventi diritto, almeno secondo l’ultimo dato sull’affluenza nel Lazio registrato alle 23 alla chiusura dei seggi. Un’affluenza più alta rispetto alle precedenti tornate elettorali, che i cittadini hanno scontato ritrovandosi incolonnati nelle file ai seggi anche per ore.