Roma spinge Zingaretti: «Sì, ho vinto»
«Per la prima volta secondo mandato per un presidente, accade nel giorno della più devastante sconfitta per il centrosinistra» Ritardi nello spoglio ma il governatore già alle 22 certo della riconferma. In consiglio la maggioranza sarà risicata
Roma spinge Nicola Zingaretti verso la riconferma alla presidenza della Regione. Lo spoglio è andato a rilento per tutta la giornata ma ieri sera alle 22 era certo del risultato favorevole. In Consiglio, però, la maggioranza sarà risicata e governare potrebbe essere un problema. «Per la prima volta un secondo mandato come presidente, accade nel giorno più devastante per il centrosinistra», ha detto Zingaretti di fronte ai sostenitori accorsi al comitato elettorale in piazza di Pietra per festeggiare il successo malgrado la clamorosa sconfitta del Pd a livello nazionale.
Sono da poco passate le dieci della sera quando Nicola Zingaretti, a scrutinio non ancora concluso, annuncia che «per la prima volta nella storia del Lazio un presidente è stato confermato». E aggiunge, con un bel po’ di orgoglio, che questo successo nella Regione arriva «dopo la più devastante sconfitta nella storia del centrosinistra». Rimane il rischio (concreto) di ingovernabilità, ma in questa serata c’è spazio solamente per la gioia.
Nicola Zingaretti, dati alla mano, alle 22 e 30, è in testa nel confronto elettorale con Sergio Parisi e Roberta Lombardi, rispettivamente candidati di centrodestra e M5S: a scrutinio ancora in corso (3.513 su 5.285 sezioni) i dati inquadrano il successo. Zingaretti è al 34,43% delle preferenze mentre il candidato del centrodestra, Parisi, è al 30,07% e la grillina Lombardi segue con il 26,74%. Staccato, ma forse decisivo, Sergio Pirozzi al 4,66%. Nel dettaglio spicca la vittoria di Zingaretti nel Comune di Roma amministrato dalla giunta cinque stelle di Virginia Raggi: qui incassa il 37,38% delle preferenze (2.330 sezioni su 2.600) staccando di quasi dieci punti Parisi (27) e di quasi undici Lombardi (26). La candidata M5S domina a Ostia confermando il gradimento del litorale per l’amministrazione cinque stelle: 35,71% contro il 29,3% di Zingaretti.
Il problema per Zingaretti è nei numeri della sua vittoria che non danno certezza di stabilità: la nuova legge elettorale regionale del 2017, infatti, assegna l’80% dei seggi (40) con il sistema proporzionale e il 20% (10 seggi) come premio di maggioranza al vincitore. Per arrivare ad avere i numeri che danno stabilità sarebbe necessario rastrellare almeno il 36% delle preferenze, ma Zingaretti è riuscito a sfondare il tetto solo nel perimetro di Roma Capitale perdendo voti nelle altre province, soprattutto Latina. Con rischio concreto di ritrovarsi, sì, vincitore delle elezioni, ma senza un numero di consiglieri sufficienti per un governo stabile. Così la nuova maggioranza potrebbe passare da un difficile accordo: esclusi centrodestra e M5S, i dem potrebbero essere costretti a siglare un patto con Pirozzi . Pirozzi, però, in serata annuncia di non voler fare accordi. Il problema, quindi, rimane: ma Zingaretti ci penserà più avanti.
Ora si gode il momento: oggi è l’unico, nel Pd nazionale, a poter parlare di «vittoria».