«Cancella i messaggi, ti prego» Il tentativo (inutile) del karateka
Il 47enne arrestato ha cercato di far sparire le prove contro di lui
Prudenza. Ma anche consapevolezza di quanto stesse accadendo. E allora si raccomandava: «Cancella questi messaggi, eliminali ti prego».
Dalla seduzione all’autocensura: di quando in quando G.C. il quarantasettenne maestro di karate arrestato (è ai domiciliari) per atti sessuali nei confronti di una quattordicenne, cedeva alle sue preoccupazioni. E allora invitava la vittima a non abbandonarsi al feticcio di un messaggio amoroso, insomma a eliminare dal suo cellulare quella chat piena di intimità e allusioni.
Di colpo rinsaviva. E allora si raccomandava: «Cancella questi messaggi, eliminali ti prego».
Dalla seduzione all’autocensura: di quando in quando G.C. il quarantasettenne maestro di karate arrestato (è ai domiciliari) per atti sessuali nei confronti di una quattordicenne, cedeva alle sue preoccupazioni. E allora invitava la vittima a non abbandonarsi al feticcio di un messaggio amoroso, insomma a eliminare dal suo cellulare quella chat piena di intimità e allusioni, complicità e doppi sensi.
Prudenza. Ma anche consapevolezza di quanto stesse accadendo.
Secondo gli investigatori del commissariato San Giovanni, coordinati dalla pm Gabriella Fazi, G.C. si rendeva perfettamente conto di ciò che faceva. La relazione avviata con un’ adolescente, amica della figlia e soprattutto sua allieva, dunque in condizioni di sudditanza psicologica. Sapeva G.C. che era in atto una manipolazione. Ed ecco perché, nei momenti di lucidità, insisteva per la cancellazione di quei messaggi. La giovane invece continuava a conservarli. Sul suo cellulare sono stati ritrovate diverse frasi del genere.
L’istruttore di karate, assistito dall’avvocato Maria Luisa De Paola, sarà ascoltato a breve dal magistrato. Durante la perquisizione si è detto innamorato della ragazza: «Non posso stare senza di lei» ha giurato. Il caso si aggiunge ad altri affiorati nelle scorse settimane: quello del professore del liceo Massimo (53 anni) che faceva sesso con la sua allieva (16) e l’altro del docente di filosofia che tempestava di messaggini erotici alcune sue studentesse. Vicende diverse che entrano a far parte della stessa casistica. Quella delle violenze nei confronti di minori. Il sei per cento in più in un anno.