Nel fortino pd che vive la sua piccola riscossa
Si soffre molto nel cuore di Roma: nel tempio di Adriano quartier generale per una notte di Nicola Zingaretti. Il monumento che i turisti fuori ammirano incantati si trasforma nel fortino del presidente uscente della Regione. «Sicuramente il dato delle elezioni regionali del Lazio è che c’è stata una bellissima rimonta del voto», commenta in serata all’ingresso del suo comitato
Chi denuncia irregolarità nella procedura di voto, chi una sconfitta organizzativa senza precedenti.
Castelnuovo di Porto, seggio estero della capitale, diventa il caso delle elezioni 2018: scrutatori insufficienti — ai quali si è dovuto supplire precettando dipendenti comunali — e schede elettorali aperte prima dello spoglio. Ma anche «intimidazioni» nei confronti dei lavoratori chiamati a supplire alle assenze e mancate verifiche sul registro degli elettori.
Insomma un doppio pasticcio, organizzativo e procedurale, sul quale piovono segnalazioni ed esposti. E che ora, dopo una denuncia della Cisl, potrebbe dare il via a un approfondimento della magistratura.
Ma cos’è successo davvero? La mattina del 4 marzo si realizza che manca circa il 30% del personale elettorale convocato. Scatta allora la soluzione tampone: si convocano dei sostituti che, visti i tempi (ma anche le difficoltà logistiche), entrano in servizio solo verso l’ora di pranzo o addirittura la mattina di lunedì. E qui la Cisl sottolinea che, dal Campidoglio, si sarebbe fatto ricorso a metodi intimidatori perfino nei confronti di chi già stava assicurando il servizio: «Si evidenzia la paradossalità — è scritto nell’esposto a firma di Giancarlo Cosentino — della vicenda, in quanto non si accetta chi si offre spontaneamente ma si obbliga attraverso l’intimidazione di applicare sanzioni disciplinari al personale che comunque era già in servizio da parecchie ore». Non è l’unica disfunzione. Alessandro Fusacchia della lista «+Europa» denuncia l’apertura anticipata di centinaia di schede ai seggi. Tutto questo mentre esplode il caso delle Iene. Un filmato della compravendita di tremila voti a Colonia. La Digos lo ha già acquisito.