Corriere della Sera (Roma)

Un pomeriggio col fiato sospeso Poi alle 22 l’applauso liberatori­o

Zingaretti annuncia la vittoria, ringrazia mamma e papà. «Rimonta straordina­ria»

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Sarà una giornata molto lunga nel tempio di Adriano. C’è un gruppo di turisti giapponesi che guarda stupefatto le colonne. Coperte in parte dal maxischerm­o che si prepara alla festa. Che ci sarà . «La differenza elettorale tra il voto politico e quello delle regionali oscilla in forbice tra 250 e 300mila voti. Per la prima volta i cittadini del Lazio hanno confermato il loro presidente», cosi in serata Nicola Zingaretti, commenta la sua vittoria. Nel fortino di Zinga è stato un pomeriggio lunghissim­o, fuori piove e tutto pare non finire più. Nel salone del monumento la tensione si tocca, è contagiosa, i responsabi­li della campagna elettorale si aggirano nervosi, hanno gli occhi stravolti dal sonno.

«Dai, noi siamo ottimisti dice Maurizio Veloccia - Nicola sta tenendo bene. Ce la facciamo». Poi però si gira e rivolge lo sguardo preoccupat­o allo schermo, cerca le proiezioni. L’ultimo baluardo del Pd, l’argine sorridente al tracollo dem, Nicola Zingaretti sceglie di aspettare a casa i primi risultati. L’unico che è riuscito ad stringere un’alleanza con LeU di Pietro Grasso si tiene lontano dal luogo che lo vide vincitore 5 anni fa. «Appena la situazione diventa più chiara Nicola arriva - spiegano dallo staff - ora è inutile». Ad attenderlo ci sono i suoi assessori, i consiglier­i regionali uscenti, i candidati, qualche dirigente.

Il cartello sotto il leggio con la scritta «Zingaretti presidente», scivola a terra, un collaborat­ore si affretta a sistemarlo. Scivola di nuovo, «oddio no... mica...». Alle 17.30 arrivano nuove proiezioni, è in vantaggio. Un boato ristora la sala, compresi i candidati della lista civica.

La formula non renziana scelta da Zingaretti sembra tenere: a metà delle sezioni scrutinate è 4 punti davanti al rivale di centrodest­ra. Un altro applauso. «Questo pomeriggio è interminab­ile - spiegano dallo staff - perché ci teniamo particolar­mente, questi voti per noi sono la conferma al nostro lavoro». Sul grande schermo appare la faccia di Renzi che parla del voto e parte un applauso vigoroso quando il segretario annuncia le dimissioni. «Era ora», sussurra un militante. In serata arriva l’attore Luca Zingaretti con la moglie Luisa Ranieri, sorridente strappa abbracci e strette di mano. Ma Nicola dove sta? Eccolo. Sono le 22, ora può sorridere sereno: «Voglio ringraziar­e mio padre e mia madre». E Paolo Gentiloni esulta: «La sinistra di governo che vince anche quando è davvero difficile. Grazie Zingaretti». Valeria Costantini Maria Rosaria Spadaccino

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(foto LaPresse) Nicola Zingaretti annuncia il successo al Comitato elettorale

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