Trans scomparsa Il corpo ritrovato nel lago di Nemi
A scoprire il corpo, ormai irriconoscibile, è stato ieri un pescatore: in avanzato stato di decomposizione galleggiava sul lago di Nemi. È la drammatica svolta nel giallo di Ximena Garcia, la transessuale argentina di 22 anni scomparsa il 22 gennaio scorso da Lanuvio, dove viveva con il marito Stefano S.
L’uomo, un meccanico della zona, è stato interrogato dai carabinieri subito dopo la scomparsa. La trentenne sarebbe stata identificata grazie a un tatuaggio sulla schiena e la scheda sim a lei intestata trovata nel telefonino negli abiti addosso al cadavere. Il medico legale, intervenuto insieme con il pm di turno della procura di Velletri, non avrebbe riscontrato evidenti segni di violenza, ma sarà ora l’autopsia al Policlinico di Tor Vergata a stabilire come la transessuale sia morta. I carabinieri non escludono infatti alcuna ipotesi, compresa quella dell’aggressione.
Del caso di Ximena si è occupata anche la trasmissione «Chi l’ha visto?». Il marito, intervistato qualche giorno dopo la scomparsa (aveva dei graffi sul volto) aveva detto di non averla trovata al suo ritorno a casa dopo una giornata passata al lavoro ma le amiche della trans, oltre che gli stessi parenti argentini di quest’ultima, avevano mostrato scetticismo per la versione del meccanico.