Corriere della Sera (Roma)

Sogni di rock

La Pfm domani in concerto al Teatro Olimpico con «Emotional Tattoos». «Siamo oltre le mode. Seguiamo l’istinto»

- Laura Martellini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Era il 1971, e la Premiata Forneria Marconi irrompeva sulla scena italiana e poi internazio­nale, dove si presentò con l’acronimo Pfm. Nel 2018, Pfm continua a confeziona­re album che sono prismi ogni volta diversi, anche se resta ferma l’identità rock progressiv­e. Domani sarà in concerto al Teatro Olimpico con l’ultimo disco Emotional

Tattoos, e successi da una storia cinquanten­nale. Saldo alla guida Franz Di Cioccio, che svela il segreto della longevità: «Semplice, siamo contempora­nei. Non ci preoccupia­mo delle classiche e dei fan. Facciamo i dischi che piacciono a noi, quando pare a noi, e poi è il pubblico a decidere se seguirci o meno ad ogni avventura». Fa l’esempio: «Siamo reduci da Amsterdam, dove abbiamo visitato il museo Van Gogh: ogni visitatore è libero di farsi la propria opinione, anche davanti a un capolavoro. Così è anche per la musica. Non esistono discrimina­zioni di genere».

Incalza: «Il segreto del successo è inseguire un nostro stile. Non gli stilemi e le mode. Stati d’immaginazi­one è stato il nostro primo lavoro solo strumental­e. In Pfm in

classic a stregarci era il pianoforte. Nell’ultimo album in primo piano c’è il rapporto fra musica e sogno. Mettiamo giù le emozioni così come le sentiamo. La gente viene ai nostri concerti, sold out ovunque, anche per il modo che abbiamo di stare sul palco. Ci piace improvvisa­re. Ogni live è unico. Andiamo a cercarci l’empatia con il pubblico».

«Contempora­nei», insiste: «Dentro questi anni, ma con la convinzion­e che certi cambiament­i bisogna sognarli, immaginare che accadano. Visto dal nostro quartier generale l’Italia è un Paese intermitte­nte, che non sa godere delle fortune di cui è dotato. Pensiamo alla ricchezza del patrimonio culturale. Le infrastrut­ture vanno migliorate: siamo reduci da un tour fra Olanda e Inghilterr­a dove tutto funziona perfettame­nte. Spostandoc­i da un festival all’altro non c’è stato un problema. Però un segnale di speranza c’è ed è arrivato dalle ultime elezioni dove in tanti si sono presentati alle urne. Gli italiani vogliono far sentire la propria voce. Già fare i cittadini non è poco».

Il disco è registrato in italiano e inglese. La band è apprezzata all’estero quanto in Italia. «Faremo tappa a San Paolo, Rio, Santiago del Cile, Messico, poi New York e Chicago. E Londra, la Francia. Per chiudere a Legnano — anticipa Franz —. È curioso come i giapponesi scelgano l’italiano per l’ascolto. Non è il solito circuito degli italiani fuori patria. Ai live vengono soprattutt­o stranieri!».

Una storia infinita, incrociand­o percorsi, come il famoso concerto del ‘78 con Fabrizio De André. Fra cambi di formazione, e silenzi seguiti da fiammate. Un film-documentar­io potrebbe raccontare quella storia di note, sentimenti, idee, rivoluzion­i: «Dovrei curarlo io stesso — dice Franz — visto che sono appassiona­to di riprese. Oltre alle immagini del passato, ci piacerebbe raccontare i luoghi del mondo dove di volta in volta ci esibiamo. Dare la pulsazione della vita vera».

Live unici Mettiamo giù le emozioni così come le sentiamo. Ci piace improvvisa­re

 ??  ?? Storici La Premiata Forneria Marconi è nata nel 1970 ma risale al ‘71 il primo 45 giri «Impression­i di settembre-La carrozza di Hans»
Storici La Premiata Forneria Marconi è nata nel 1970 ma risale al ‘71 il primo 45 giri «Impression­i di settembre-La carrozza di Hans»
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Leader Franz «Renzo» Di Cioccio, tra i fondatori della Pfm

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