Corriere della Sera (Roma)

Sting, Favino e i segreti di Michelange­lo

L’Auditorium Conciliazi­one ospita lo show multimedia­le sulla Cappella Sistina

- di Emilia Costantini

Dal 15 marzo all’Auditorium Conciliazi­one va in scena Giudizio Universale. Michelange­lo e i segreti della

Cappella Sistina, spettacolo multimedia­le ideato e diretto da Marco Balich. Pierfrance­sco Favino dà voce a Michelange­lo Buonarroti. Il cantante Sting interpreta in latino il

Dies Irae. Dice Balich: «Con questo show totale raccontiam­o la nascita dell’opera più importante nella storia dell’arte mondiale».

La volta dell’Auditorium Conciliazi­one è interament­e rivestita. Dietro al rivestimen­to un sistema complesso di proiezioni rende possibile il materializ­zarsi delle figure che emergono dalla Cappella Sistina. E poi le voci, le musiche, le coreografi­e, l’odore d’incenso e tanti effetti speciali. È in scena Giudizio Universale. Michelange­lo e i segreti della Cappella Sistina, uno show che mescola forme artistiche differenti offrendo agli spettatori il racconto della nascita del capolavoro del Buonarroti. Lo spettacolo, ideato e diretto da Marco Balich (co-regia di Lulu Helbek, supervisio­ne di Gabriele Vacis), debutta il 15 marzo con la prospettiv­a di replicare per un anno e, probabilme­nte, per gli anni seguenti. Esordisce la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, che offre la propria consulenza: «La chiave fondante dei Musei è il coniugare tradizione e innovazion­e. Tradizione significa tutela, inventaria­zione, conservazi­one e valorizzaz­ione delle collezioni. L’innovazion­e oggi è irrinuncia­bile per un’istituzion­e moderna che accoglie più di sei milioni di visitatori l’anno. Il live show non è un semplice documentar­io, ma un ottimo modo di far conoscere la Cappella più famosa al mondo con un linguaggio moderno».

La performanc­e della durata di un’ora si avvale di Pierfrance­sco Favino che dà voce al Maestro del Rinascimen­to e di Sting che ha arrangiato e che interpreta in latino il Dies

Irae, tema originale. Le musiche sono composte e dirette da John Metcalfe, le coreografi­e di Fotis Nikolaou, i costumi di Giovanna Buzzi. Interviene Monsignor Viganò, Prefetto della Segreteria per la comunicazi­one: «Da qualche tempo l’arte è diventata protagonis­ta, non è più fanalino di coda di manifestaz­ioni cinematogr­afiche e televisive, ottenendo successi al box office

e grandi ascolti in prime time, basti citare film come Caravaggio. L’anima e il sangue o trasmissio­ni come quelle realizzate da Alberto Angela. Questo spettacolo è un evento nuovo, creato grazie a una tecnologia di alto livello, una complessa macchina scenica che va oltre il virtuosism­o e che propone allo spettatore una ipervision­e: non solo il guardare, ma anche il sentire». Dunque un viaggio sensoriale alla scoperta di uno dei luoghi più importanti dell’arte mondiale, per descrivern­e la genesi nel massimo rispetto di fonti storiche e pittoriche. Sottolinea Balich: «Per realizzare il progetto abbiamo voluto i più grandi talenti Multimedia­le mondiali del settore, che abbiamo coinvolto grazie all’esperienza accumulata e che ci ha insegnato a iniettare nelle nostre creazioni due ingredient­i per la riuscita di uno spettacolo: emozione e autenticit­à. Ci piace pensare che tra gli spettatori ci siano molti giovani».

Tra i talenti mondiali, Sting in videomessa­ggio afferma: «Ho visitato i Musei Vaticani in varie occasioni, ma non avrei mai immaginato che un giorno sarei stato coinvolto in un simile progetto. Sono stato immerso e formato alla musica sacra sin da bambino e questa è un’opportunit­à di familiariz­zare con questa musica, importante nella mia formazione».

Effetti speciali Lo spettacolo unisce una tecnologia di alto livello e una complessa macchina scenica

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 ??  ?? In alto, un momento dello spettacolo in scena da giovedì. Sopra, Sting. A sinistra, Pierfrance­sco Favino
In alto, un momento dello spettacolo in scena da giovedì. Sopra, Sting. A sinistra, Pierfrance­sco Favino

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