Regione, il toto-nomi: ipotesi Manzella alla Cultura
Dopo il vertice di ieri al Nazareno per la direzione nazionale del Pd — chi c’era parla di «atmosfera cupa» — Nicola Zingaretti ha ancora due settimane per costruire la squadra e affrontare lo scarto numerico: 25 consiglieri di centrosinistra contro i 26 dell’opposizione. Mentre incalza il toto-nomi sulla composizione della giunta, tra i papabili alla Cultura spunta Gian Paolo Manzella, vice presidente uscente della commissione Affari comunitari, che potrebbe prendere il posto dell’attuale assessora, la scrittrice Lidia Ravera. Stabili le quotazioni di tre ex che potrebbero essere riconfermati: Alessandra Sartore al Bilancio, Carlo Hausmann all’Agricoltura e Lucia Valente al Lavoro.
È attesa per questa settimana l’ufficializzazione del voto da parte del tribunale, dunque il primo consiglio potrebbe essere convocato da qui a 15 giorni. Una volta costituiti i gruppi, il governatore potrà iniziare a sondare la disponibilità degli avversari se non a sostenerlo, quantomeno a non mettersi di traverso. In una prospettiva di più ampio respiro, che dovrà tenere conto anche degli equilibri nazionali. I suoi più stretti collaboratori sono convinti che la pausa di decantazione prima dell’insediamento faciliterà la logica del compromesso. Le incognite, però, sono ancora molte a cominciare dal rebus delle commissioni dove le forze di centrosinistra potrebbero andare sotto: un’impasse che, per non finire nella palude, potrebbe richiedere un supplemento di diplomazia. Ma dall’entourage di Zingaretti minimizzano: «Le opposizioni hanno un consigliere in più, ma non sono unite: con sei partiti ogni volta dovrebbero mettersi d’accordo». Il primo, vero scoglio sarà l’approvazione del bilancio, superato il quale la giunta avrà le mani libere nell’esercizio della facoltà regolamentare. Quanto all’ipotesi di alleanze, è più plausibile che si raggiungano accordi sui singoli temi attraverso un patto di non belligeranza ovvero di astensionismo responsabile.
Valzer delle poltrone Verso la riconferma: Sartore (Bilancio), Valente (Lavoro) e Hausmann (Agricoltura)