Corriere della Sera (Roma)

ESQUILINO, LO STATO SI MUOVE

- di Giuseppe Pullara

Il Pachiderma si muove. In questa città che sembra occuparsi solo di buche stradali lo Stato si fa portabandi­era del futuro e promotore di iniziative. Tra qualche settimana inizierann­o le procedure per trasformar­e lo storico edificio della Zecca in via Principe Umberto, all’Esquilino, in un museo con annessi spazi culturali polivalent­i. Si tratta della valorizzaz­ione di un edificio industrial­e progettato più di un secolo fa e funzionant­e fino al 2006.

Un’operazione di recupero dell’archeologi­a produttiva che entro tre anni contribuir­à alla riqualific­azione di un quartiere «critico». La Scuola dell’Arte della Medaglia, «che tutto il mondo ci invidia», resterà a far parte del rinnovato enorme volume dei primi del Novecento che, essendo vincolato, manterrà il suo aspetto esterno. Il Poligrafic­o, di proprietà del ministero del Tesoro e proprietar­io dell’immobile, fa sul serio: è già in bilancio una spesa di 23,5 milioni+Iva oltre a 4,8 milioni per allestimen­ti e arredi interni. Il 3 maggio si chiuderà il bando progettual­e per un concorso «a unico grado» in modo da fare presto. L’elefante statale fa i suoi passi: mesi fa a San Lorenzo è stata aperta una nuova sede universita­ria ed oggi si guarda avanti, con un occhio alle esigenze del territorio. Ma non dovrebbe essere l’ente territoria­le per eccellenza, il Comune, a muoversi? I ruoli sembrano invertiti: lo Stato qualcosa fa, il Campidogli­o appare incomprens­ibilmente inerte.

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