Monteverde, voragine inghiotte un’auto
Paura in Circonvallazione
Nuova voragine sulle strade di Roma. Un buco lungo tre metri e largo uno si è aperto l’altra notte nel primo tratto della circonvallazione Gianicolense, inghiottendo per metà un suv che era parcheggiato vicino al marciapiede. Non ci sono feriti. L’area è stata transennata e sono intervenuti i vigili del fuoco. Intanto è partito il piano di emergenza del Campidoglio, con i primi interventi di riparazione su viale Jonio, via di Boccea, e dalla notte scorsa su via Nazionale e IV Novembre. Stanotte invece via ai lavori in tangenziale. Sabato prossimo a Ostia è in programma una manifestazione di protesta contro i rischi delle strade sconnesse.
Numeri e temi, in attesa della proclamazione (che arriverà dalla Corte d’Appello la prossima settimana) e pure delle evoluzioni relative al governo nazionale che potrebbero avere una proiezione su scala locale. Alla prima riunione post-voto con la sua maggioranza nella sala Aniene della Giunta regionale, ieri pomeriggio, Nicola Zingaretti, fresco rieletto presidente della Regione, incontra i suoi 25 consiglieri (su 51 scranni) accompagnato da Fabio Melilli (segretario regionale del Pd) e dai vertici di Leu, Angelo Fredda (segretario romano di SI) e Piero Latino, (Articolo 1 Mdp Roma).
Dopo il 4 marzo la maggioranza dem non è assoluta, seppure frazionate in un nugolo di partiti le opposizioni hanno 26 seggi, per questo Zingaretti ha spronato i suoi a «fare progetti per evitare la paralisi in Consiglio». «Ho avuto il mandato di aprire un giro di consultazioni con le opposizioni - così il presidente - per verificare l’ipotesi di un’agenda di lavoro che può prendere vita nei prossimi mesi, sapendo che bisogna costruire una maggioranza».
Tocca adesso all’ex presidente del Consiglio, Daniele Leodori, cioè il dem che ha totalizzato più preferenze nella tornata elettorale, lavorare di lobby e trovare la sintesi con le opposizioni per determinare l’assetto dell’assemblea. In Regione non esiste voto di fiducia, la questione adesso è creare un meccanismo che consenta al Consiglio di produrre leggi senza incagliarsi nella polemica politica e quindi nella stasi amministrativa, insomma. Dopo l’uscita dei dati Istat che fotografano il Lazio come traino economico del Paese - numeri subito twittati da Zingaretti: «L’export del Lazio nel 2017 vola a +17,4% (contro il 7,4% in Italia). I dati confermano che l’economia è più forte e che la nostra Regione è motore per il Paese. Avanti per trasformare questi dati positivi in benessere per tutti» -, il rischio è proprio quello di stoppare il trend positivo in un muro contro muro tra maggioranza e opposizioni.
«Il giro di consultazioni servirà per raccogliere formalmente le indicazioni dagli altri gruppi - osserva il presidente -, ma non credo ci siano le condizioni oggi per un allargamento strutturale della maggioranza. Non essendoci neanche il voto di fiducia ala Pisana, sarebbe stravagante immaginarlo». Prima ancora della formazione della giunta, del presidente d’aula e dei vice (c’è l’ipotesi di un vice al M5S, forse Valentina Corrado, e un segretario d’aula a FI, possibile Antonio Aurigemma), in ballo ci sono le undici commissioni la cui composizione sarà discussa con le opposizioni con lo scopo di farle partecipare attivamente al governo coinvolgendole sui vari temi. «Tutti gli assetti d’aula andranno confrontati con l’opposizione, anche le commissioni - conferma Zingaretti -. Noi dobbiamo costruire un processo per cui nella definizione delle commissioni ci sia un confronto per evitare di votare al buio». Naturalmente sugli equilibri in Consiglio pesano quelli, ancora in costruzione, dello scenario nazionale. Non solo le evoluzioni del Pd che vede Zingaretti indicato come tra papabili del post Matteo Renzi: «Non abbiamo discusso del Pd, anche perché visti i tempi mi pare un problema che si allontana nel tempo...», commenta il governatore. Ma anche il nuovo governo: da eventuali alleanze potrebbero scaturire nuovi canali di dialogo.
«Ho avuto il mandato di aprire un giro di incontri con le opposizioni: bisogna costruire una maggioranza» Nicola Zingaretti Daniele Leodori (Pd) Tocca a lui lavorare di lobby per trovare un’intesa alla Pisana con tutti i partiti Istat, export 2017 Il Lazio vola: +17,4% (contro il 7,4% in Italia). «L’economia locale è motore per il Paese»