Corriere della Sera (Roma)

Dzeko, il re di Champions: «Rimasto per una notte così»

Il bomber: «Felice qui alla Roma e di essere fra le prime otto d’Europa»

- Gianluca Piacentini

Segna solo gol decisivi, Edin Dzeko. Dopo la doppietta che ha permesso ai gialloross­i di espugnare il San Paolo, ieri sera ha messo la sua firma sul passaggio ai quarti di finale di Champions League. Se la Roma è fra le prime otto formazioni d’Europa, gran parte del merito è del numero 9, non solo per il gol di ieri, il numero 17 in stagione (13 in campionato), ma per la continuità che ha avuto nella competizio­ne in cui ha segnato solo reti pesantissi­me, quattro per l’esattezza.

Prima di quella allo Shakhtar, la sua prima all’Olimpico, che porterà alla società gialloross­a 6,5 milioni di euro (il premio per il passaggio del turno che sarà messo nel bilancio in corso), ne aveva realizzati 3 lontano da casa, 1 al Qarabag e la doppietta al Chelsea a Stamford Bridge, uno dei momenti di svolta della stagione romanista. Proprio al Chelsea poteva finire nel mercato di gennaio, quando la Roma lo aveva praticamen­te ceduto.

«Non voglio tornare al passato, sono felice alla Roma e sono felice della mia vita. L’offerta del Chelsea era vera, la trattativa c’è stata, c’era l’interesse nei miei confronti. E’ tutto quello che posso dire. Ma, come si vede, a Roma sto bene: io non volevo andare via, perché tutta una stagione si gioca per partite così». Quando Di Francesco lo ha tolto dal campo a pochi minuti dal termine, tutto lo stadio si è alzato in piedi per tributargl­i una meritata standing ovation: per il gol, ma anche per la prestazion­e al servizio dei compagni di squadra, oltre che per la procurata espulsione di Ordets che ha consentito alla formazione gialloross­a di giocare gli ultimi diciassett­e minuti (compreso il recupero) in superiorit­à numerica. «Un applauso come quello deve essere condiviso con tutti, perché sia io e sia i miei compagni abbiamo fatto il nostro dovere fino all’ultimo».

La Roma era tra le prime otto in Europa da dieci anni, in panchina c’era il primo Spalletti. Dzeko e tutti i calciatori romanisti sono consapevol­i di aver centrato un obiettivo importanti­ssimo per la società e aspettano ora il sorteggio dei quarti di finale che ci sarà venerdì a Nyon. «Andare avanti e giocare contro i più forti, è questo il nostro obiettivo.

I quarti dopo 10 anni «Non penso a chi ci capiterà perché non partiamo battuti contro nessuno»

Non penso a chi ci capiterà nei quarti di finale, che ci siamo meritati: l’unica cosa certa è che ovunque giocheremo ci sarà lo stadio pieno, sia in casa sia in trasferta. Noi però non partiamo battuti contro nessuno, ce la giochiamo con tutti. Siamo tra le otto più forti, quindi siamo forti anche noi».

La pensa allo stesso modo Radja Nainggolan. «È stata una gara difficile - le sue parole -, ma abbiamo difeso tutti insieme e l’1-0 si è rivelato sufficient­e. Ci meritiamo questa vittoria perché abbiamo dato tutto».

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 ??  ?? Sorrisi In alto la gioia dei giocatori gialloross­i alla fine della partita. A fianco l’abbraccio fra Dzeko e De Rossi
Sorrisi In alto la gioia dei giocatori gialloross­i alla fine della partita. A fianco l’abbraccio fra Dzeko e De Rossi

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