Roma, una notte storica: dopo dieci anni torna fra le prime 8 d’Europa
La Roma dopo dieci anni è nei quarti di finale di Champions League: una prodezza di Edin Dzeko, all’inizio del secondo tempo, ha permesso ai giallorossi di piegare gli ucraini dello Shakhtar Donetsk per 1-0 (dopo il per 2-1 all’andata) e di entrare fra le prime otto d’Europa. Non accadeva da 10 anni.
Trascorso tanto tempo dal boom degli anni ’80, il baseball romano vuole provare a rialzare la testa. E per riuscirci si affida anche alle nuove generazioni di un «batti e corri» che pare tornato di moda anche nelle scelte dei genitori, come fa il numero sempre crescente, anno dopo anno, di bambini che si divertono all’Acqua Acetosa con indosso la divisa dei Lupi Roma. «È un bel posto per fare sport e qui c’è sempre un clima sereno sottolinea Alessandro Lanni, coach dell’Under 12 - Bambini e bambine giocano assieme in squadra e in più il livello di competizione è relativo». Lupi Roma che vedono il baseball sia come strumento di socializzazione in età scolare, sia da un punto di vista più spiccatamente agonistico. Oltre alla spinta garantita dalle categorie Under 12, 15 e 18, i biancorossi quest’anno – a partire dall’8 aprile nella sfida contro Castiglion della Pescaia - potranno infatti contare su una formazione di serie B in grado di regalarsi a fine stagione un posto in A2. Un mix di esperienza e gioventù assicurato da giocatori per la maggior parte romani. Alla ricerca di sponsor in grado di rendere il viaggio meno accidentato, i Lupi sono tra i discendenti di un grande passato. Quel periodo in cui a Roma si poteva giocare a baseball anche a piazza Mancini, Tor di Quinto, San Basilio e Casetta Mattei, impianti scomparsi dai radar di uno sport ora di nuovo in cerca di spazi.