Corriere della Sera (Roma)

«Così rilanciamo l’arte italiana nel mondo»

Bernabè illustra il programma che condurrà alla Quadrienna­le 2020. Tra workshop e networking

- di Paolo Conti

«L’arte italiana? Negli ultimi anni sta soffrendo, ha difficoltà ad emergere. Ci sono segni di vitalità che non si sono tradotti in una visibilità esterna, soprattutt­o in campo internazio­nale: pensando all’Italia, ci si ferma all’Arte Povera e alla Transavang­uardia. La Quadrienna­le ha un ruolo di promozione e valorizzaz­ione dell’arte contempora­nea, e noi lo avvertiamo molto. E Roma ha subito un depauperam­ento complessiv­o negli ultimi quindici anni: ha bisogno di un progetto e noi speriamo che l’occasione del 2020 coinvolga la città». Franco Bernabè, presidente della Quadrienna­le di Roma, presenta così il programma triennale 20182020 che condurrà all’esposizion­e vera e propria dopo un itinerario realizzato sotto la direzione artistica di Sarah Cosulich che ha coinvolto il curatore Stefano Collicelli Cagol.

Tre le iniziative del progetto. Q2020, percorso preparator­io di ricerca che si conclude con la 17° esposizion­e della Quadrienna­le d’arte, appunto, nel 2020. Poi Q-Rated, una serie di workshop e seminari in Italia per favorire il dialogo e lo scambio di visioni e prospettiv­e, assecondan­do l’apertura degli artisti verso l’esterno (incluso il mercato perché, ricorda realistica­mente Bernabè, chi produce arte ha bisogno di poter lavorare e gua- dagnare per vivere). Infine QInternati­onal, un capitolo tutto nuovo per aiutare le istituzion­i culturali straniere che espongono artisti italiani, sempre nell’ottica di «spiegare» la nostra arte contempora­nea sul palcosceni­co globale.

Q-Rated si articolerà in tre workshop, ciascuno di tre giorni, e un simposio l’anno. Per il 2018 le sedi saranno Roma (inizio luglio), Palermo (fine settembre) e Torino (inizio dicembre). Nel 2019 sarà il turno di Napoli, Venezia e Milano. Ogni workshop è tenuto da tre artisti e curatori provenient­i dall’estero ed è dedicato a 10 artisti e 2 curatori italiani di età compresa tra i 21 e i 32 anni, tutti selezionat­i attraverso un bando: il primo, per l’appuntamen­to a Roma, è già disponibil­e su www.quadrienna­lediroma.org. Il primo simposio è previsto a Roma nel febbraio 2019. In quanto a

Q-Internatio­nal , intende assicurare alla Quadrienna­le un’identità internazio­nale con un supporto a quelle realtà non italiane capaci di dialogo e accoglienz­a verso l’arte contempora­nea italiana. Sono previsti aiuti economici a musei e istituzion­i internazio­nali non profit che coinvolgan­o artisti del nostro Paese.

Capitolo economico. Spiega ancora Bernabè: «Dalla scorsa Quadrienna­le abbiamo risparmiat­o circa 300 mila euro con cui partiremo per realizzare i progetti nel triennio. Ma per la grande mostra in programma nel 2020 occorrono più risorse, abbiamo già iniziato il

fundrasing. Lo Stato non ha più soldi: nella mostra precedente il ministero dei Beni culturali coprì il 50% delle spese, ma tra tre anni non sappiamo cosa accadrà, sicurament­e useremo l’Art bonus che si estende anche agli archivi e lavoreremo con gli sponsor su progetti specifici».

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Facciata L’ingresso del Palazzo delle Esposizion­i in via Nazionale durante l’ultima Quadrienna­le nel 2016

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